Napoli, truffa la gente speculando sui bimbi malati: un giornalista chiama la Polizia, fermato

Un uomo è stato arrestato nelle scorse ore a Secondigliano, quartiere di Napoli, dopo essere stato beccato per strada da un cronista. L'uomo fermava gli autombilisti a un semaforo e mostrava un volantino dove c'era il volto di un bimbo che si diceva essere malato ad un polmone. I suoi genitori hanno scoperto tutto.

Napoli, truffa la gente speculando sui bimbi malati: un giornalista chiama la Polizia, fermato

Fermava gli automobilisti ad un semaforo e, approfittando del loro buon cuore, chiedeva loro un contributo volontario in denaro in modo da poter aiutare un bambino malato che aveva problemi ad un polmone. Un gesto nobile, assolutamente, se non fosse però che quella messa su da questo soggetto si sia rivelata una truffa. A scoprire tutto è stato il giornalista Pino Grazioli, che a Secondigliano, rione di Napoli, ha beccato in flagranza di reato questo signore. Il tutto è emerso quando nella truffa sono incappati gli stessi genitori del piccolo, totalmente all’oscuro di tutto.

Per circa una settimana il collega ha seguito l’uomo nella sua attività. Quando si è reso conto che tutto era una truffa non ci ha pensato due volte e ha chiamato gli agenti di Polizia del commissariato di Secondigliano, che in pochi minuti sono intervenuti sul luogo segnalato. In effetti, alla vista delle volanti, il truffatore ha cercato di dileguarsi lanciando i volantini in un bidone della spazzatura. Gli agenti, insieme al giornalista, lo hanno seguito per poi acciuffarlo dopo alcuni metri. 

L’operazione in diretta Facebook

Il giornalista Grazioli ha acceso la telecamera del suo smartphone per documentare l’operazione della Polizia di Stato. Il soggetto è stato fermato e interrogato dagli agenti delle volanti, ben due intervenute sul posto. L’uomo ha cercato di giustificarsi e dopo essere stato identificato è stato portato in commissariato, identificato e arrestato. 

Sul volantino che mostrava agli automobilisti, c’era una foto con il volto di un bambino in cui si chiedeva un aiuto per il piccolo Matteo senza un polmone. Secondo quanto spiega Vesuvio Live non si sa chi sia il bimbo che compare in foto, utilizzata senza il permesso della famiglia del piccolo. Non è escluso che i genitori del bimbo ora possano rivalersi sull’autore della truffa. 

I proventi dell’elemosina finivano tutti nelle tasche dell’autore della truffa. Sul biglietto c’era scritto addirittura di restituirlo, in modo da poterlo riutilizzare e risparmiare così i soldi della ristampa. In sostanza l’uomo ha agito così per fini personali, cercando di trarre vantaggio approfittando della pietas popolare. “Queste cose sono inaccettabili” – così ha commentato il giornalista in diretta social.

Continua a leggere su Fidelity News