Napoli, trans picchiata e derubata al Centro Direzionale

Un gruppo di almeno quattro persone ha malmenato una transgender al Centro Direzionale di Napoli. Il motivo dietro a questa azione scellerata sarebbe stato quello di rubare i soldi che aveva con sé.

Napoli, trans picchiata e derubata al Centro Direzionale

Al Centro Direzionale di Napoli, un insieme di moderni grattacieli sorti nel quartiere Poggioreale, ubicato praticamente a ridosso della stazione di Napoli Centrale, una transgender è stata massacrata di botte e poi rapinata da un gruppo di persone.

La donna è stata salvata successivamente da alcune persone che le si sono avvicinate dopo le numerose grida lanciate per il forte dolore. La povera vittima, che ha evidenti ferite al naso e sul corpo, è stata trasportata all’ospedale Cardarelli di Napoli. Fortunatamente, le sue condizioni non dovrebbero essere preoccupanti.

La versione della vittima

È stata proprio alla vittima, con l’aiuto dei poliziotti che hanno raggiunto l’Ospedale Cardarelli, a rivelare la presenza di più persone intenzionate prima a picchiarla e poi a rapinarla. La donna inizialmente è stata avvicinata solamente da un uomo, che avrebbe finto di essere interessato a delle prestazioni sessuali.

Solamente una volta dopo aver portato la vittima in un luogo più sicuro, e con poca presenza di persone, il tizio in questione è stato aiutato dagli altri tre complici. Da questo momento in poi, la donna è stata presa a calci, venendo successivamente rapinata e poi lasciata a terra in una pozza di sangue.

Francesca Menna, un assessore del comune di Napoli, ha mostrato immediatamente la sua vicinanza alla vittima, dichiarando che si tratta di un primo grave episodio in una città storicamente aperta alla diversità come Napoli.

L’assessore poi ha terminato in questa maniera: “Non possiamo essere indifferenti di fronte a episodi di violenza e di matrice omotransfobica: alla vittima va tutta la solidarietà di questa Amministrazione, ma chiedo a chiunque si trovi ad essere testimone di comportamenti o discorsi pieni di odio verso le persone lesbiche, gay, bisessuali e trans, di denunciare, di reagire, di non essere indifferenti. Dobbiamo batterci affinché tutti i luoghi siano sicuri, lontani da offese, disprezzo e violenze”.

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