Napoli, suicida il professore accusato di rapporti sessuali con due studentesse

Agli arresti domiciliari con l'accusa di aver avuto rapporti sessuali con due minorenni, il professore del liceo Vico di Napoli si è tolto la vita con un colpo di pistola al cuore.

Napoli, suicida il professore accusato di rapporti sessuali con due studentesse

Da mercoledì scorso il professore di matematica, 53 anni, del liceo Giambattisco Vico di Napoli, si trovava agli arresti domiciliari nel comune di Quarto Flegreo dove viveva con la moglie ed un figlio, a causa di una denuncia sporta da una sua studentessa che lo accusava di aver avuto rapporti sessuali con lei ed un’altra ragazza all’epoca dei fatti minorenne.

Nonostante le indagini fossero ancora in corso, l’uomo non ha retto la pressione mediatica che si è scagliata contro di lui, e ha deciso così di farla finita.

Si tratterebbero di rapporti sessuali consenzienti ma ugualmente punibili poiché consumati con due ragazze minorenni. La denuncia è arrivata da una delle due adolescenti, probabilmente a causa della gelosia. La ragazza, infatti, aveva da poco scoperto che il professore aveva instaurato un rapporto simile con una seconda studentessa, provocando così la rabbia della giovane che ha raccontato ai genitori l’accaduto e successivamente sporto denuncia.

La notizia ha lasciato senza parole l’intero liceo Vico, compresi i colleghi del professore, molto stimato sul posto di lavoro. Gli insegnanti della scuola, negli ultimi giorni, avevano raccolto numerose firme a sostegno del 53enne, raccontando le capacità umane e professionali del collega. Sfortunatamente, neanche questo significativo sostegno è riuscito ad aiutare l’uomo.

Il suicidio

Sul caso era in corso un’ispezione dell’Ufficio scolastico regionale della Campania e, nonostante i numerosi messaggi in mano ai carabinieri che testimoniano i rapporti sessuali avvenuti, il 53enne si è sempre detto innocente. Il tablet dell’uomo, da cui sono state inviate le e-mail che lo incriminano, a detta del professore era stato usato da qualcun’altro per incastrarlo.

Il grande scalpore, che ha portato questa vicenda, ha indotto l’uomo a togliersi la vita durante gli arresti domiciliari, sparandosi al cuore un colpo di pistola legalmente detenuta, presso la sua abitazione. Gli studenti del liceo sono sconvolti nell’aver appreso la drammatica notizia, e si sono ritrovati per una veglia in ricordo del professore ed in supporto della moglie e del figlio che ha lasciato.

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