L’ennesimo femminicidio consumato nella giornata di martedì si arricchisce di dettagli sempre più inquietanti e preoccupanti. Il killer che ha strangolato e ucciso la sua vicina di casa avvicinandola con la scusa delle bollette, durante la fuga, ha comprato un Gratta e Vinci, in modo da essere irrintracciabile e darsi alla macchia. Cerchiamo di scoprire qualcosa in più sulle ultime indagini che sono emerse e quale sia la condanna del giovane.
Elpidio D’Ambra è il 31enne responsabile che sta scontando la sua pena in carcere dopo aver strangolato e ucciso Rosa Alfieri nel femmincidio avvenuto nella giornata di martedì 1 febbraio a Grumo Nevano, in provincia di Napoli. Subito dopo aver commesso il reato, si è tolto i vestiti che indossava, si è sbarazzato del cellulare, per rendersi invisibile.
Nella fuga, dopo neanche 24 ore dal femminicidio, ha deciso di fermarsi in una tabaccheria per comprare dei Gratta & Vinci. Sono le indagini e gli ultimi indizi e informazioni che sono state emerse dalla Polizia di Stato e dai Carabinieri che stanno cercando di far luce sulla giovane 23enne che ha trovato la morte in casa per colpa del vicino.
Molto probabilmente, con l’acquisto dei Gratta & Vinci, il killer voleva tentare la fortuna per potersi dare alla macchia e sparire. Peccato che le sue forze, considerando che ha passato quasi 24 ore all’addiaccio, non l’abbiano aiutato e si è recato all’Ospedale San Paolo perché molto provato e stanco e dove è stato catturato dalle forze dell’ordine.
Davanti al Gip di Napoli, Elpidio D’Ambra ha confermato quanto accaduto quella sera, ammettendo di aver strangolato con le sue mani la giovane 23enne. Il killer ha affermato di aver agito in quel modo perché “Ho sentito delle voci nel cervello che mi dicevano di ucciderla e l’ho fatto”. Il magistrato non ha potuto far altro che confermare il carcere per lui.