La città di Mugnano è ancora sotto shock per quanto è accaduto nella prima serata di sabato 16 febbraio, quando intorno alle 20 di sera un venditore ambulante è stato raggiunto da un proiettile alla testa, morendo sul colpo. La sparatoria è avvenuta in una zona molto frequentata, dove si trovano numerosi esercizi commerciali, tra i quali c’era anche quello in cui lavorava la vittima.
Ora è compito dei carabinieri indagare sul caso per fare chiarezza sull’omicidio. In molti però sospettano che il delitto sia opera della camorra, a causa delle modalità con cui è stata eseguito il crimine. A parlare è il sindaco di Mugnano, che racconta di una città completamente sconvolta.
Spari tra la folla
L’omicidio che ha sconvolto l’intera città di Mugnano è avvenuto intorno alle 20 di ieri sera, quando presso la piazza di Mugnano c’erano ancora molte persone. Tra i venditori presenti nella zona, famosa per i numerosi esercizi commerciali, c’era Giovanni Pianese, un venditore ambulante di pesce di 63 anni.
Secondo quanto ricostruito fino ad ora, uno sconosciuto avrebbe avvicinato Pianese presso l’incrocio tra via Mercato e via Aldo Moro, e successivamente avrebbe sparato un colpo di pistola alla testa dell’uomo, uccidendolo. Sul posto, insieme ai carabinieri, non appena ha appreso la notizia, è giunto anche il figlio di Pianese.
A parlare della vicenda è stato il sindaco di Mugnano, che racconta di un città completamente sconvolta e incredula da quanto avvenuto, poiché era ormai da tempo che non avvenivano dei fatti tanto preoccupanti e tragici sul territorio. Secondo le modalità dell’omicidio, si teme che a sparare al 63enne sia stata la camorra; così, come afferma il sindaco, se ci fosse davvero la mafia ai vertici di questo delitto, sarebbe un fatto particolarmente preoccupante. I Carabinieri continuano ad indagare.