Napoli, somministrato il vaccino sbagliato a 44 persone

Clamoroso errore durante le vaccinazioni anti coronavirus presso l'hub della Fagianeria al Bosco di Capodimonte. Le persone, tutte di età compresa tra i 18 e i 38 anni, dovevano ricevere la prima dose di Pfizer, mentre l'operatore ha preso i flaconi sbagliati che contenevano AstraZeneca.

Napoli, somministrato il vaccino sbagliato a 44 persone

Clamoroso errore durante le vaccinazioni anti coronavirus a Napoli, precisamente presso l’hub della Fagianeria al Bosco di Capodimonte, dove nelle scorse ore 44 persone hanno ricevuto il vaccino prodotto da AstraZeneca. Infatti, presso il centro vaccinale, si erano recate persone di età compresa tra 18 e 38 anni, le quali dovevano ricevere il siero prodotto da Pfizer, e non quello anglo-svedese. L’Azienda Sanitaria Locale Napoli 1 Centro, che gestisce le vaccinazioni nell’hub, ha spiegato che cosa è successo. 

In pratica l’operatore incaricato alla somministrazione del siero, dal frigo ha preso i flaconi sbagliati, scongelando AstraZeneca piuttosto che Pfizer. Tra l’altro, come spiegano anche i colleghi di Fanpage, in sede di somministrazione le siringhe sono già preparate, per cui è improbabile riuscire a capire dalle boccette il tipo di vaccino che si sta utilizzando. A questo punto il siero è stato somministrato, ma una volta che ci si è resi conto dell’errore si sono attivate tutte le procedure necessarie in questi casi. 

Pazienti contattati 

L’Asl di Napoli 1 Centro ha provveduto a chiamare tutte le persone interessate, spiegando che gli è stato somministrato il vaccino sbagliato. Anche sul certificato di vaccinazione c’era scritto che i pazienti in questione avessero ricevuto il Comirnaty, il siero prodotto appunto da Pfizer. “Nessuna macchina organizzativa o azione umana, per quanto ci si possa lavorare, è scevra da errori” – così ha spiegato Ciro Verdoliva, direttore dell’Asl di Napoli 1 Centro. 

L’uomo è stato contattato anche dai giornalisti di Repubblica, che gli hanno chiesto spiegazioni circa l’episodio avvenuto all’hub vaccinale di Capodimonte. L’Asl ha spiegato che c’è sempre massima attenzione nei protocolli, e che questi episodi non devono portare nessuno ad abbassare la guardia. 

“Va anche detto che l’errore, in questo caso, ha come risultato l’immunizzazione da un virus che è sempre e comunque il rischio maggiore” – queste sono le parole con cui Verdoliva chiude il suo intervento. L’Asl, oltre adi avvisare i pazienti, si è anche scusata con loro per quanto avvenuto. 

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