Napoli, rissa condominiale finisce in tragedia: in 4 spaccano la faccia a una donna con pietre e bottiglie

Una rissa, nata per futili motivi. tra vicini di casa, si è conclusa con una donna finita in ospedale in codice rosso, due feriti e quattro fratelli arrestati.

Napoli, rissa condominiale finisce in tragedia: in 4 spaccano la faccia a una donna con pietre e bottiglie

Una violenta lite condominiale, avvenuta ad Arpino di Casoria, nell’hinterland napoletano, si è conclusa con un drammatico bilancio: 4 arrestati, 2 feriti e una donna portata in codice rosso in ospedale. 

Nella giornata di oggi, i militari del Comando Compagnia Carabinieri di Casoria, coadiuvati dai militari della Stazione Carabinieri di Arpino, hanno dato esecuzione ad un ‘ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale di Napoli Nord in Aversa, nei confronti di quattro fratelli di 27, 29, 21 e 22 anni, due dei quali già noti alle forze dell’ordine, ritenuti gravemente indiziati, a vario titolo, di tentato omicidio, lesioni personali aggravate, violazione di domicilio e danneggiamento. 

La lite 

La lite è scoppiata lo scorso 7 novembre in un appartamento di edilizia popolare su via Giovanni Pascoli. I 4 fratelli hanno discusso con un’altra famiglia, composta da 3 persone (padre, madre e figlia)…discussione degenerata, per futili motivi, prima in rissa e poi in aggressione. La 61enne è stata colpita al volto con pietre e bottiglie di vetro, ed è stata ricoverata, per le gravi ferite riportate, in codice rosso, all’ospedale Cardarelli di Napoli.

Ora, per fortuna, non sarebbe più in pericolo di vita. Il marito e la figlia della 61enne, anch’essi feriti, se la sono cavata con 5 giorni di prognosi. Oltre ai 4 fratelli arrestati, sono finiti indagati i loro genitori dato che, dai controlli effettuati dai carabinieri, è emerso che l’appartamento in cui risiedevano, era stato occupato abusivamente, appartenendo al comune di Casoria.

I due genitori risponderanno, inoltre, del reato di violenza privata, avendo imposto a vicini con minacce e violenza di accettare gli abusi edilizi in corso di costruzione. Nello stesso provvedimento cautelare, è stato disposto anche il sequestro preventivo dell’abitazione in cui ha il domicilio il nucleo familiare gravemente indiziato della violenta aggressione, per via dell’occupazione abusiva e della realizzazione di opere edilizie prive di autorizzazione. L’appartamento è finito sotto sequestro da parte delle forze dell’ordine. 

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