Napoli, paziente gay bullizzato dal proprio medico durante una visita

Un medico dell'ospedale Cotugno di Napoli avrebbe pesantemente insultato un paziente omosessuale durante una semplice visita di controllo. Questa la denuncia dell'arcigay del capoluogo campano

Napoli, paziente gay bullizzato dal proprio medico durante una visita

Un ragazzo gay sarebbe stato pesantemente sbeffeggiato e deriso a Napoli da un medico dell’ospedale Cotugno nel bel mezzo di una banale visita di controllo. A denunciare il fatto è stata l’Arcigay del capoluogo campano.

Recatosi in ospedale per sottoporsi ad una visita di controllo successiva ad un intervento chirurgico a cui era stato precedentemente sottoposto – scrive l’associazione campana sul proprio sito internet – il tesserato di Arcigay Napoli è stato preso in giro dal chirurgo, che ironizzava in maniera volgare sulla funzionalità e l’utilità dei suoi organi genitali”.  Un comunicato molto forte e allarmante che mostra come in certi contesti sia ancora diffuso il pregiudizio nei confronti delle persone omosessuali.

Il medico: “L’omosessualità è una malattia”

Queste le presunte parole del medico, come riportato nello stesso comunicato di Arcigay Napoli. Tra il paziente e il dottore sarebbe successivamente nata un’accesa discussione, a causa della quale non è stato possibile completare la visita di controllo di cui il ragazzo aveva bisogno. Quest’ultimo si è quindi dovuto rivolgere altrove .

Sempre secondo quanto riportato dall’associazione campana, il comportamento del medico in questione risulta ancora più esecrabile alla luce della storica collaborazione che sussiste tra l’ospedale Cotugno e l’Arcigay stessa. Questo episodio avrà sicuramente delle pesanti ripercussioni sulla futura collaborazione dei due enti.

Nel comunicato l’associazione si premura anche di fare gli auguri di pronta guarigione allo sfortunato membro: “auguriamo al nostro amico una rapida e totale remissione con la consapevolezza però che, se al suo posto, si fosse trovato un ragazzo omosessuale più giovane o più fragile, le risposte violente e antiscientifiche del dottore del Cotugno avrebbero certamente inferto un trauma profondo nella psiche del paziente”.

Non è la prima volta che si verificano simili episodi di intolleranza nel nostro paese, ed in particolare in alcune precise aree geografiche. Sebbene si siano registrati dei netti miglioramenti sul piano della tolleranza e del pluralismo sembra che la strada sia ancora lunga.

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