Napoli, parla la mamma del bimbo caduto dal balcone: "No a foto e video sui social"

Nella tragedia del piccolo Samuele, le cui cause non sono ancora chiare, la madre lancia un appello invitando a non pubblicare foto e video del bambino in modo da non aggiungere altro dolore a quanto successo.

Napoli, parla la mamma del bimbo caduto dal balcone: "No a foto e video sui social"

La morte di Samuele, il bimbo di 4 anni precipitato dal balcone nella sua casa al 3° piano, a opera del domestico con problemi psichici è ancora nella mente e nel cuore di tutti. La famiglia e i vicini piangono la sua scomparsa. Inoltre, la mamma lancia un appello in cui invita a non pubblicare foto e video, come recentemente successo, in quanto si tratta di un vero e proprio sciacallaggio. 

A Napoli, in via Foria, sono in molti a rendere omaggio al piccolo Samuele, il bimbo precipitato dal 3° piano della sua casa per cause ancora da chiarire. La via e la zona sono presidiate e non c’è ora che la gente passi a mettere dei fiori o un peluche a ricordare il piccolo, morto in un modo così atroce.

A terra sono tantissime le dediche struggenti, i fiori, lumini, ma anche oggetti di peluche che qualche bambina, della stessa età di Samuele, porta per rendergli omaggio. È stato anche posizionato davanti a questo altarino fatto dalle dediche dei vicini e dei passanti un ciclomotore in modo che non sia oggetto di curiosi e giornalisti che vogliono soltanto lucrare su quanto successo e su questa piccola vittima. 

Inoltre, si invita a evitare pellegrinaggi e sciacallaggio in quella zona. Un giovane con lo scooter passa in quella zona per scattare una fotografia, ma viene immediatamente circondato e invitato a cancellarla immediatamente in modo da non seminare ulteriori problematiche. Nonostante la madre abbia affermato: “Per piacere non pubblicate più fotografie di mio figlio, né video”, sui social è purtroppo uscito un filmato che à già diventato virale che mostra la madre abbracciata al figlio morente. 

Intanto, questa mattina, intorno alle 9.30, è prevista l’udienza di convalida del sospettato, ovvero il domestico che è accusato di aver ucciso il bambino buttandolo dal terzo piano e che ha problemi psichici, ma il suo avvocato preferisce passare oltre e afferma: “Non è oggetto di contestazione, almeno al momento. Se dovesse esserlo, lo valuteremo”

La famiglia è molto conosciuta: il padre gestisce una attività vicino casa e il nonno ha un negozio di articoli militari. La madre, al momento della tragedia, non era nella stanza, ma si è allontanata un attimo. Nel frattempo, il sospettato è ai domiciliari e ha affermato di avere preso il bambino in braccio, ma di non averlo lanciato e ha problemi psichici, per sua stessa ammissione.

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