Napoli, medico aggredito durante una visita a domicilio

Il terzo caso di aggressione a danno di un medico che si registra nella provincia di Napoli solo dall'inizio del 2019. Durante una visita a domicilio, un medico è stato aggredito dal padre del paziente.

Napoli, medico aggredito durante una visita a domicilio

A denunciare quanto accaduto nella notte tra il 2 ed il 3 febbraio, è l’associazione Nessuno tocchi Ippocrate, nata proprio per supportare il personale medico durante le aggressioni che – negli anni – sembrano farsi sempre più numerose. Con un post pubblicato sul proprio profilo Facebook, sono stati avvisati i cittadini di Napoli di un’aggressione avvenuta in via San Donato, mentre la guardia medica stava visitando a domicilio un paziente.

Ad aver aggredito il dottore è stato il padre del paziente, un bambino con la febbre alta per cui era stata richiesta la visita medica. A rilasciare un commento su quanto accaduto, è stato anche il presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, Silvestro Scotti, che ha espresso la vicinanza al collega, pronto ad aiutarlo anche in ambito legale nel caso si fosse rivelato necessario.

Aggredisce il medico per una frase di troppo

Secondo quanto raccontato ai carabinieri, il medico si sarebbe recato a casa del giovane paziente a causa di una febbre che ha preoccupato i genitori ma, proprio durante la visita a domicilio, il padre del bambino avrebbe iniziato a spingere, strattonare e picchiare il medico. Successivamente, il dottore è riuscito ad uscire dalla casa, recandosi immediatamente al pronto soccorso per una visita medica che accertasse le sue condizioni di salute. 

Quando il medico è stato dimesso dall’ospedale, si è recato dai carabinieri per sporgere denuncia. I militari hanno ascoltato anche il padre del bambino per provare a capire le dinamiche dell’aggressione, e l’uomo avrebbe affermato che la sua rabbia è stata scatenata da una frase detta dal medico e rivolta alla moglie che, a detta dell’aggressore, sarebbe stata irrispettosa.

Silvestro Scotti, presidente dell’Ordine dei medici di Napoli, commenta anche questa motivazione definita improbabile. Il medico in questione, infatti, così come afferma lo stesso Scotti, è molto conosciuto e apprezzato per il suo carattere mite ed empatico: per questo, gli è difficile credere alla motivazione data dal padre del bambino. I carabinieri continuano ad indagare sull’accaduto.

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