La scossa di magnitudo 4.4 avvenuta nella notte, intorno all’1:25, nella zona dei Campi Flegrei, ha fatto scattare l’allerta e fatto evacuare tantissime persone dalle loro case. Il bilancio, al momento, è il seguente: undici persone sono state condotte in ospedale, la maggior parte delle quali spaventate, e diversi danni si sono registrati soprattutto nel quartiere di Bagnoli. Qui, infatti, i calcinacci caduti dagli edifici si sono riversati sulla strada e hanno colpito le auto parcheggiate.
I residenti della zona si sono svegliati per il botto e hanno preferito uscire dalle loro case. La situazione è comunque sotto controllo e il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta seguendo ogni sviluppo. I sindaci dei comuni interessati dal sisma e il prefetto di Napoli, Michele di Bari, hanno detto che faranno partire già da oggi le verifiche sulle condizioni delle scuole, per garantire sicurezza a tutti.
Ad essere analizzate per prime saranno le scuole di Pozzuoli e della decima Municipalità Bagnoli-Fuorigrotta, a Napoli, dove il sisma è stato maggiormente avvertito. All’ex base Nato di Bagnoli, area dedicata all’accoglienza per le emergenze, ci sono stati attimi di tensione fra alcuni cittadini e le forze di polizia, perché i primi pretendevano di essere ospitati lì per trascorrere la notte.
Nel frattempo, dopo la scossa di terremoto superiore a 4 che ha colpito la zona dei Campi flegrei, i tecnici hanno concluso le verifiche, che hanno dato esito positivo, e autorizzato il ripristino della circolazione ferroviaria sulla Cumana e Circumflegrea, favorendo il ritorno regolare della circolazione.
Per il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, la scossa ha messo sotto stress il patrimonio edilizio di questa zona della città, ma poiché non sono stati riscontrati danni strutturali, ciò vuol dire che l’area ha una significativa capacità sismica. Dunque, occorre proseguire con i controlli perché avere strutture sicure è l’unica risposta per convivere senza paura con il bradisismo.