Napoli, donna bruciata viva dal vicino: multa all’ambulanza per eccesso di velocità

L'associazione "Nessuno Tocchi Ippocrate" ha portato alla luce una vicenda estremamente surreale e preoccupante che sta facendo discutere l'opinione pubblica.

Napoli, donna bruciata viva dal vicino: multa all’ambulanza per eccesso di velocità

L’associazione “Nessuno Tocchi Ippocrate” ha sollevato una questione inquietante riguardante la multa inflitta all’ambulanza che trasportava una donna di 48 anni, bruciata viva dal suo vicino di casa a Quarto, un comune vicino a Napoli. Questo incidente ha suscitato indignazione in tutto il paese, ma ora emerge un nuovo elemento che aggiunge ulteriore sconcerto.

L’ambulanza, che aveva cercato in ogni modo di salvare la vita della donna senza curarsi dei limiti di velocità, ha poi ricevuto una multa proprio per eccesso di velocità. L’associazione ha sottolineato che i sanitari hanno lavorato instancabilmente per portare la donna in tempo al Cardarelli di Napoli, ma la donna è purtroppo deceduta dopo 16 giorni di agonia. È incomprensibile come le autorità possano inviare una multa in queste circostanze tragiche, quando i soccorritori stavano lottando per salvare una vita.

“Caro Ministero dell’Interno, centro nazionale accertamento infrazioni, se proprio volete noi andiamo piano: ma poi?”, ha ironicamente domandato l’associazione. Anche il presidente dell’Associazione Croce Italia, Area Flegrea ODV, Raffaele Morelli, si è espressa sulla questione. Ha sottolineato che questo problema persiste da anni e che la situazione è diventata insostenibile. Anche se il personale sanitario è chiamato a rispondere a chiamate di emergenza, devono comunque giustificarsi per aver superato i limiti di velocità sulla tangenziale di Napoli. Morelli ritiene che l’unica soluzione sia rispettare i limiti di velocità, indipendentemente dalla gravità della situazione, e che ognuno debba assumersi le proprie responsabilità.

Questa vicenda mette in evidenza una contraddizione nella gestione delle emergenze in Italia. Da un lato, si chiede ai sanitari di fornire assistenza tempestiva e salvare vite umane, ma dall’altro lato, vengono multati per aver superato i limiti di velocità mentre si trovano in una corsa contro il tempo. È un paradosso che non può e non deve continuare. Le autorità devono prendere atto di questa situazione insostenibile e trovare una soluzione che consenta ai soccorritori di svolgere il loro lavoro senza dover temere multe ingiuste e insensibili.

La vita delle persone deve venire prima di tutto, e non deve essere ostacolata da regole burocratiche che sembrano andare contro il buon senso. È urgente porre fine a questa pratica assurda e garantire che le ambulanze possano arrivare in tempo per salvare vite senza dover temere punizioni ingiuste.

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