Napoli, bimbo ucciso di botte con la scopa. Ferita la sorella di 8 anni

A Cardito, un paesino in provincia di Napoli, un bambino di soli sette anni sarebbe morto a causa delle percosse inflitte dal compagno della madre. La sorella di 8 anni è ricoverata al Santobono con il volto tumefatto.

Napoli, bimbo ucciso di botte con la scopa. Ferita la sorella di 8 anni

In un’abitazione di Cardito, comune in provincia di Napoli, un bambino di 7 anni è stato ritrovato morto, ucciso di botte con una scopa. Ferita e ricoverata d’urgenza anche la sorella di 8 anni, che per fortuna non sarebbe in pericolo di vita. Presente nell’abitazione ma illesa la sorellina di 4 anni.

Il colpevole della terribile tragedia sembrerebbe essere Tony Essbti, 24enne di origini marocchine ma nato in Italia, conosciuto nel paese in quanto venditore ambulante. La madre dei bambini è stata ascoltata dalla polizia per constatare cosa sia davvero successo nell’abitazione, mentre l’uomo è in stato di fermo per essere interrogato dagli inquirenti.

La vicenda

Nel pomeriggio di Domenica 27 Gennaio, una volante del commissariato di Afragola (Na) si è recato nell’abitazione dopo una segnalazione per lite tra conviventi. Giunti sul posto gli agenti si sono ritrovati il piccolo senza vita, a quanto pare adagiato sul divano e la sorella di 8 anni con molteplici ferite, prontamente soccorsa in codice rosso all’ospedale pediatrico Santobono di Napoli. L’uomo si sarebbe scagliato violentemente sui bambini più volte in preda ad un raptus di follia.

“Alle 15,30 di oggi è giunta al pronto soccorso la piccola, affetta da trauma cranio-facciale e contusioni multiple per il corpo da percosse”, si legge nel bollettino dell’ospedale. I medici hanno descritto lo stato fisico della bambina come una “situazione senza precedenti“. Nonostante i gravi traumi, non presenta lesione ad organi interni. Un nuovo bollettino sarà emesso nella giornata di Lunedì.

A quanto pare la piccola avrebbe fornito agli investigatori importanti informazioni sulle percosse con la scopa date a lei e al fratellino dal compagno della madre. Botte che sarebbero iniziate sabato e continuate in giornata fino alla terribile tragedia. La bambina non sa ancora della morte di suo fratello, ma un team di psicologici è già stato messo a sua disposizione.

Il sindaco di Cardito, Giuseppe Cirillo, si è recato sul posto subito dopo la tragedia ed ha dichiarato: “sono sconvolto, non si può morire così“, inoltre spiega che la famiglia non era seguita dai servizi sociali, in quanto non avevano mai manifestando problemi di alcun tipo. 

 

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