Napoli: bimbo nasce in casa grazie alla madre, al padre, alla zia e all’aiuto telefonico dell’infermiera

È nato in casa a Frattaminore, in quanto l'ospedale di Frattamaggiore era alle prese con un caso di Covid-19. Come ha spiegato la dottoressa Ilaria Boscolo, sono stati bravi nel collaborare i genitori e la zia del nascituro.

Napoli: bimbo nasce in casa grazie alla madre, al padre, alla zia e all’aiuto telefonico dell’infermiera

C’è da raccontare una storia finita nel migliore dei modi, avvenuta nel comune di Frattaminore, dove è nato un bambino. Quest’ultimo è nato in casa, in quanto non c’era la possibilità di andare in ospedale, per un caso di Covid-19 all’interno dell’ospedale di Frattamaggiore.

Fondamentale è stato l’aiuto telefonico da parte dell’equipe del 118 della Centrale Napoli Ovest di Pozzuoli che ha dato delle indicazioni fondamentali ai familiari del nascituro: la mamma, il padre e la zia. Gli infermieri sono stati chiamati a studiare in maniera immediata un’alternativa per trovare la soluzione.

Le parole della dottoressa

In particolare è stato determinante l’aiuto della dottoressa Ilaria Boscolo che ha chiamato a casa della famiglia del bambino e ha iniziato a dare delle direttive, guidando la madre nelle manovre giuste per far nascere il bambino. Successivamente ha spiegato il modo in cui far piangere il bambino nel momento in cui viene alla luce, lo stesso discorso per il taglio del cordone ombelicale.

L’arrivo del 118 ha risolto la situazione che, una volta tagliato del cordone, ha accompagnato la madre e il bambino appena nato al reparto di ostetricia e ginecologia del San Giovanni di Dio, alla cui direzione c’è Antonio Fusco. Ilaria Boscolo ha voluto complimentarsi con la famiglia del bambino che ha dato un contributo rilevante, attraverso queste parole: “Mamma, papà e zia del piccolo sono stati molto bravi nel collaborare con quanto dicevo loro al telefono”.

La dottoressa ha continuato dicendo: “Noi operatori del 118 diciamo sempre che il ruolo di chi chiama i soccorsi è fondamentale per intervenire nel tempo necessario a far arrivare i sanitari”. L’infermiera ha sottolineato quanto siano stati importanti i suoi dieci anni di esperienza in un reparto di ostetricia e ginecologia e infine ha rivelato un’altra lieta notizia: “All’arrivo della neo mamma, in quegli istanti in reparto stava nascendo un altro bambino”.

Continua a leggere su Fidelity News