Napoli, bimbi sfruttati dal mondo della cocaina: 12 arresti

Dodici persone sono state arrestate per traffico di stupefacenti. Ai primi controlli delle forze dell'ordine sono passati inosservati nascondendo la cocaina tra i vestiti dei minori che sfruttavano anche per la consegna.

Napoli, bimbi sfruttati dal mondo della cocaina: 12 arresti

Bambini, di età inferiore ai 14 anni venivano sfruttati per lo spaccio di cocaina in piazza Ponticelli a Napoli. La zona era il mercato di spaccio della cocaina. I carabinieri sono giunti alla scoperta il traffico di droga in quella zona durante le indagini sull’omicidio del 75enne Mariano Bottari, vittima innocente della criminalità, mediante una intercettazione telefonica. 

I carabinieri, hanno messo sotto custodia cautelare 12 persone su richiesta della Dda di Napoli.

Le indagini

Il 28 luglio 2014, Bottari è stato colpito da un proiettile vagante quando, percorrendo via Benedetto Croce, a Portici, stava tornando a casa con le borse della spesa in mano. Il proiettile era esploso nel tentativo di rapina di un imprenditore locale. Nel corso di questa indagine, un’intercettazione telefonica tra uno dei presunti autori della rapina e un’altra persona pregiudicata, ha permesso di scoprire che la rapina era stata gestita da Giovanni Gravino, allora ai domiciliari insieme a Maria Pina Sartori, sua convivente.

Grazie all’intercettazione telefonica, si è scoperto che l’abitazione di Gravino era utilizzata per custodire e confezionare la cocaina da vendere in dosi di vario taglio a un prezzo di 55 – 60 euro. Durante il processo si è scoperto che nella loro attività illegale erano aiutati da altre persone; tra questi, la zia di Maria Pina, Anna Sartori, la madre Patrizia Ariosto e il fratello di Giovanni, Enzo Gravino.
Enzo e Giovanni utilizzavano i ragazzini, anche minorenni, come pusher-corrieri; con loro, riuscivano a bypassare i controlli delle forze dell’ordine nascondendogli addosso la cocaina.

Il reato contestato alle 12 persone in custodia cautelare è di traffico di stupefacenti. Nell’elenco del Gip di Napoli eseguito su richiesta della DDA, figura anche, Castrese Brusco. L’uomo acquistava grosse quantità di cocaina che poi rivendeva ai propri clienti. 

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