Una situazione sconvolgente ha colpito la comunità di Acerra, in provincia di Napoli, nella notte tra sabato e domenica. La piccola Giulia, di soli nove mesi, è stata morsa dal pitbull di famiglia mentre dormiva nel letto matrimoniale dei genitori. Il padre della bambina, Vincenzo, è ora indagato per reato colposo con l’accusa di omessa custodia e vigilanza dell’animale. La Procura di Nola ha aperto un fascicolo sull’accaduto e ha disposto l’autopsia per chiarire le dinamiche del decesso della piccola.
Vincenzo, 24 anni, ha dichiarato alle forze dell’ordine di non essersi accorto della situazione. “Non ho sentito niente, dormivo“, ha ripetuto più volte ai poliziotti. La bambina, colpita alla testa e al volto, non ha avuto scampo. Il giovane padre, rimasto solo con la figlia mentre la moglie era a lavoro in una pizzeria, ha raccontato di aver messo a dormire Giulia nel letto matrimoniale prima di addormentarsi accanto a lei.
L’episodio si è palesato solo al suo risveglio, quando ha trovato la figlia senza vita. Preso dal panico, ha tentato disperatamente di soccorrerla, portandola d’urgenza al pronto soccorso della clinica Villa dei Fiori, ma i medici non hanno potuto far nulla: la piccola era già in arresto cardiocircolatorio.
Le autorità hanno avviato un’indagine per accertare eventuali responsabilità. L’iniziale dichiarazione del padre, secondo cui l’episodio sarebbe avvenuta in strada per mano di un cane randagio, è stata rapidamente smentita dagli inquirenti. Il pitbull di famiglia, già noto nel quartiere per comportamenti del genere, è stato posto sotto sequestro e affidato a una struttura specializzata.
Nel quartiere Ice Snei, dove risiedeva la famiglia, il cane era già noto per il suo comportamento. La scorsa estate aveva già morso in maniera molto grave un altro cane, portato a spasso da una dogsitter. Nonostante la denuncia presentata dai proprietari dell’animale, nessun provvedimento era stato preso fino alla disgrazia che ha coinvolto la piccola Giulia.