I medici italiani hanno il cuore d’oro e proprio di cuore si parla in questa vicenda, si spera, dal lieto fine. L’Ospedale Monaldi di Napoli ha deciso di operare gratuitamente una bimba curda di soli 9 mesi.
La piccola Nza, essendo affetta da un grave difetto cardiaco multiplo, rischia di morire ogni volta che piange. Soprattutto quando scoppia in lacrime, a causa di una ridotta ossigenazione del suo sangue, c’è il rischio che il suo cuore smetta di battere per sempre.
L’accaduto
La Regione Campania pagherà l’intervento che consentirà alla bimba di poter tornare a condurre una vita serena poichè, essendo straniera, non avrebbe diritto all’assistenza del sistema sanitario nazionale italiano. Quando è venuta al mondo, i medici le hanno dato pochi mesi di vita e quasi nessuna speranza, anche per l’impossibilità di curarla nel suo Paese.
I suoi genitori, però, non si sono mai rassegnati all’idea che la loro piccola potesse morire e dopo il loro arrivo in Bielorussia, sono stati bloccati per mesi al confine con la Polonia, accampati nei boschi con temperature glaciali durante l’inverno col rischio di morire assiderati e respinti per ben sei volte dalla polizia di frontiera con tanto di pestaggio a sangue alla mamma e al papà. Credendo di essere arrivati davvero al limite, è invece accaduto qualcosa che sta per dare una svolta alla loro vita, in particolare a quella della loro bambina.
La storia della bimba e dei suoi coraggiosi genitori,infatti, è stata presa a cuore dall’ associazione Stay Human di Pesaro, tramite Medici senza frontiere, che si è subito attivata, coinvolgendo il Ministero degli Esteri, l’ ambasciata, la Regione Campania. Venerdì pomeriggio Nza, grazie alle donazioni spontanee di tanti italiani, atterrerà all’aeroporto di Capodichino di Napoli, dove sarà sottoposta a una delicata operazione a cuore aperto all’ospedale Monaldi, a spese della Regione, compreso vitto e alloggio per tutta la famiglia per i prossimi 45 giorni, il tempo del visto per motivi medici.