A Napoli una baby gang è stata protagonista di una rapina un po’ comica. Tre ragazzi di 17 anni hanno tentato di rapinare, armati di pistola, un negozio nella periferia est della città. Ma la proprietaria è stata più furba di loro e, uscita dal negozio, li ha chiusi dentro il magazzino.
Sembra una comica ma è avvenuto davvero. I ragazzi quando si sono accorti di essere intrappolati e senza via di fuga hanno iniziato a sbattere con le pistole sul vetro, come si può vedere dal video girato dalla telecamera di sicurezza del negozio. Come le porte si sono aperte sono subito corsi via ma ad attenderli c’erano i carabinieri di Barra che li hanno subito arrestati. I tre ragazzi minorenni sono stati tutti identificati e ora sono accusati di tentata rapina a mano armata.
La vicenda è stata ripresa dalle telecamere di sicurezza del negozio e il video “comico” sta facendo il giro del web. Nel video si vede uno dei ragazzi che fa il palo fuori mentre gli altri due fanno irruzione violentemente nel negozio, pistole alla mano e casco in testa. Le persone dentro il negozio corrono via spaventate, ma ad attirare l’attenzione è una donna, la proprietaria che corre velocemente fuori e in tutta fretta si appresta a chiudere e a sbarrare le porte con i due rapinatori dentro ignari di tutto.
Ma quando questi ultimi si accorgono dell’accaduto, chiusi dentro e senza nessuna via di uscita, si scaraventano contro le porte sbattendo le pistole contro i vetri, tirando le maniglie e cercando invano di scappare. Alla fine le porte si aprono e cerano di fuggire via di corsa e in tutta fretta, ma ad aspettarli ci sono già i carabinieri che subito pronti e più svelti di loro, dopo un brevissimo inseguimento, li arrestano e li portano alla stazione di polizia di Barra. I carabinieri sequestrano la pistola, la riproduzione di una semiautomatica a cui hanno levato il tappo rosso, e restituiscono ai legittimi proprietari ciò che i ragazzi stavano cercando di portarsi via.
I ragazzi ora, secondo le decisioni del tribunale dei minori di Napoli, sono stati obbligati a restare a casa.