Napoli, autista dell’Anm sputato e minacciato per una precedenza: "Se ci denunci ti accusiamo di pedofilia"

Un autista dell’Anm e’ stato aggredito per “futili motivi di viabilità” a Napoli, in via Galileo Ferraris, mentre svolgeva il suo lavoro. Il video gira sui social sucitando l'indignazione dei cittadini.

Napoli, autista dell’Anm sputato e minacciato per una precedenza: "Se ci denunci ti accusiamo di pedofilia"

Da un video che gira sui social e che sta suscitando l’indignazione dei cittadini, si notano tre persone tra cui una donna con in braccio una bambina inveire contro l’autista.

La denuncia arriva da Marco Sansone e da Adolfo Vallini dell’Usb che esprimono “solidarieta’ e vicinanza” all’autista.I rappresentanti della sigla sindacale chiedono ad Anm di assicurare all’operatore le necessarie tutele legali e sporgere denuncia per interruzione di pubblico servizio nei confronti degli aggressori.

La vicenda

Un uomo che batte i pugni sul vetro dell’autobus della linea R2, insulta il conducente, lo minaccia di spaccargli la faccia e sputa sul vetro, un altro che mostra il dito medio, una donna che sfida l’autista a chiamare il 112, dicendo che, nel caso volesse sporgere denuncia, lei ribatterà accusandolo di essere un “pitofilo“, di aver molestato la bambina che tiene in braccio.

Scene, o per meglio dire sceneggiate, di ordinaria follia, che hanno visto coinvolto un autista dell’Anm e una famiglia napoletana nei pressi della stazione Garibaldi. Il motivo dell’aggressione/ritorsione (compresa la falsa accusa di avere toccato la bambina) è in una precedenza non concessa all’automobile, che aveva imboccato contromano la rotonda di via Galileo Ferraris.

A ricostruire l’accaduto, al di là di quello che si vede nel video girato dal conducente, è il sindacalista dell’Usb Marco Sansone, che sottolinea un aspetto preoccupante: scene del genere, seppur surreali agli occhi di qualsiasi cittadino, per un autista sono tutt’altro che insolite. “Alla rotonda di via Ferraris un tizio tenta di infilarsi contromano con la sua auto per evitare il traffico – dice Sansone – l’autista dell’Anm, che ha già imboccato la rotonda, non può dargli la precedenza”.

Così l’auto lo insegue e, poco più avanti, gli taglia la strada. Il resto della storia sarebbe censurabile, se non altro per difendere quella povera bambina da una scena pietosa, quella a cui è costretta ad assistere. Invece, dopo esserci confrontati, abbiamo deciso di rendere pubblico uno dei tanti momenti che il personale front line dell’ANM deve affrontare tutti i giorni tra l’indifferenza generale, come si vede”.

La donna arriva poco dopo, tiene la bambina in braccio. Forse è la figlia. E, mentre il telefonino dell’autista continua a filmare, invita l’uomo a chiamare le guardie, con aria di sfida, dicendo che, nel caso arrivasse una denuncia, lei saprebbe subito come replicare per metterlo nei guai: nonostante l’autista non sia mai sceso dall’autobus, e che anzi tenga le porte ben chiuse per evitare di essere aggredito, la donna è pronta ad accusarlo di pedofilia, a inventare che ha molestato la piccola.

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