Alessandra De Rosa, 31 anni, di Arzano, nel Napoletano, ha contratto il Covid nell’ottobre scorso ed è deceduta un mese dopo al Policlinico Federico II di Napoli, dopo aver dato alla luce 2 gemelli, nati prematuri ed entrambi positivi.
La storia di questa giovane mamma, già madre di 3 bimbi piccoli, suscitò commozione e dispiacere in tutta Italia. A due mesi dalla tragedia, il marito Massimo Peluso ha raccontato al radio giornale Rai come sta andando e quali sono le sue riflessioni dopo la perdita della sua compagna di una vita.
Le commoventi parole del marito di Alessandra De Rosa
“I bimbi ora stanno bene, hanno concluso il loro primo periodo di crescita, si chiamano Aurora Pia e Angelo Pio, i nomi li avevo scelti insieme a mia moglie” spiega Peluso, aggiungendo: “Alessandra non si era vaccinata su consiglio del suo ginecologo“.
La donna ad ottobre aveva manifestato i primi sintomi: “All’inizio non abbiamo pensato al covid“, racconta il marito, “era atteso un parto gemellare, abbiamo attribuito la stanchezza allo stato di gravidanza, poi la situazione è precipitata“, fino al ricovero in terapia intensiva al Policlinico di Napoli, dopo aver partorito prematuramente due gemelli, risultati anch’essi positivi al virus. Purtroppo le sue condizioni si sono rapidamente aggravate: intubata, è deceduta dopo giorni.
Anche Peluso è risultato positivo, con 2 dosi fatte, ricordando anche di aver perso, a causa del coronavirus, nel 2020, anche il padre 70enne e la madre 58enne nel giro di 20 giorni. Massimo dichiara: “Se potessi tornare indietro non avrei dubbi, visto come è andata a finire farei vaccinare mia moglie”, aggiungendo: “Alessandra non si era vaccinata su consiglio del suo ginecologo”.
Il marito aveva voluto ricordarla così con un messaggio sui social apparso dopo la tragica scomparsa: “Il destino ha voluto così…. cosi crudelmente feroce ti ha strappato dalle mie braccia. Sarò eternamente orgoglioso di te della Donna che eri. Sei stata una mamma esemplare e una moglie perfetta. E solo un arrivederci….. Ti amerò per tutto il resto della mia vita”.