Era il 18 febbraio scorso quando un gruppo di ragazzini ha aggredito Yacoubou Ibrahim, 51 anni, in Italia dal 1991 e mediatore culturale a Napoli. Yacoubou non ha voluto definire l’aggressione a sfondo razziale ma conseguenza dei problemi di sicurezza del nostro territorio che portano inevitabilmente a far compiere atti vandalici a chi ne risiede.
Da quando si è diffusa la notizia dell’aggressione, sulle tracce dei ragazzi che hanno compito il gesto, oltre ai carabinieri, si sono mossi anche lo stesso Yacoubou e gli educatori e parroci di tutto il Rione Sanità di Napoli. Una volta identificati, è stato fatto un faccia a faccia tra vittima e aggressori che si è concluso con un abbraccio che ha commosso il web.
La riconciliazione e l’abbraccio
“Iniziamo noi a non chiamarli baby gang, magari poi non ci diventano“. Con queste parole, Ivo Poggiani, presidente della Terza Municipalità in cui ricade il Rione Sanità, ha raccontato l’epilogo della storia sul suo profilo Facebook. Poggiani ha pubblicato una foto molto toccante che ritrae Ibrahim che abbraccia i due bambini, pentiti dell’orribile gesto, in presenza di tutta la comunità.
I due ragazzini, di 10 e 13 anni, che vivono una condizione difficile e piena di sofferenze, avevano aggredito Ibrahim con dello spray urticante il 18 febbraio scorso; si sono subito pentiti del gesto compiuto.
Ibrahim è stato il primo a voler incontrare i due bambini per capire le loro motivazioni e, dopo aver parlato a lungo con loro, i due ragazzini hanno chiesto scusa regalandogli un disegno con la scritta “no al razzismo“. L’incontro si è concluso con un abbraccio molto significativo che, così come ha raccontato lo stesso Yacoubou, lo ha molto commosso.