Napoli, accoltellano l’inquilino per un affitto arretrato: 41enne e 16enne denunciati

Un diverbio scoppiato a causa di un affitto arretrato si è trasformato in aggressione. Un uomo di 41 anni ed il figlio 16enne accoltellano l'inquilino.

Napoli, accoltellano l’inquilino per un affitto arretrato: 41enne e 16enne denunciati

Poteva finire in tragedia un’aggressione avvenuta in provincia di Napoli, dove un uomo di 41 anni ed il figlio 16enne hanno accoltellato ripetutamente un 29enne a causa di un affitto arretrato. Nonostante le numerose ferite riportate sul corpo della vittima, l’inquilino non si trova in pericolo di vita e potrà fortunatamente tornare presto a casa.

La vittima è stata soccorsa e portata d’urgenza presso l’ospedale di Ponticelli, dov’è stato poi raggiunto dai carabinieri a cui ha sporto denuncia riguardo l’accaduto. Secondo le prime ricostruzioni fatte, a ferirlo sono stati padre e figlio, proprietari dell’appartamento in via Molino Salluzzo dov’è avvenuta l’aggressione che poteva costargli la vita.

Il litigio

Era circa l’una di notte quando un ragazzo di 29 anni residente a Ponticelli, è stato soccorso d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale Villa Betania a causa di numerose ferite riportate al torace e alla testa, tutte causate da un’arma da taglio. 

Successivamente sono giunti all’ospedale della provincia di Napoli anche i carabinieri che hanno dato via alle indagini e hanno così scoperto quanto accaduto. Secondo quanto raccontato dal 29enne, i proprietari dell’appartamento in cui vive, un uomo di 41 anni ed il figlio 16enne, sono giunti sotto casa sua e hanno iniziato un diverbio finito nel sangue. I due aggressori si sono recati dalla vittima richiedendo i soldi di un affitto arretrato ed hanno iniziato poi a colpire l’inquilino con calci e pugni, fino a pugnalarlo con una lama sul torace e sulla testa, lasciandolo poi da solo.

Mentre la vittima non sembra essere in pericolo di vita e anzi, potrà presto fare ritorno a casa, i carabinieri hanno rintracciato i due aggressori conducendoli in caserma, dove sono stati sequestrati i vestiti intrinsi di sangue. Entrambi sono stati denunciati dai militari e si trovano ora in libertà.

Continua a leggere su Fidelity News