Nadia Toffa, premio alla memoria per il coraggio nell’affrontare e raccontare la sua malattia

La quarta edizione del Premio Europeo di giornalismo giudiziario investigativo è stato assegnato alla memoria dell'amata conduttrice de "Le Iene Show", Nadia Toffa.

Nadia Toffa, premio alla memoria per il coraggio nell’affrontare e raccontare la sua malattia

A distanza di poche settimane dall’uscita del suo libro postumo “Non fate i bravi”, la compianta giornalista ed inviata de Le Iene Show, Nadia Toffa – scomparsa prematuramente lo scorso agosto a causa di un male inguaribile – è tornata a far notizia, grazie ad un importante riconoscimento alla memoria ricevuto per il suo grande impegno ed il grande coraggio avuto nell’affrontare la sua malattia.

Il giornalismo investigativo è un ramo dell’informazione che secondo Massimo Scuderi – ideatore del Premio di giornalismo giudiziario investigativo – è considerato come debole e pallido, contrastando così con una necessità assoluta che invece si riscontra nella società dell’informazione, dove il diritto alla conoscenza e all’approfondimento rimane un pilastro imprescindibile della compagine democratica.

Sono questi i presupposti che stanno alla base dell’ideazione e della realizzazione del Premio Europeo di giornalismo giudiziario e investigativo, manifestazione che quest’anno si è svolta il 22 novembre a Napoli, presso il Teatro di Corte di Palazzo Reale. Tra i riconoscimenti consegnati anche quello destinato a Nadia Toffa, che è stata sempre in prima linea nell’affrontare tematiche molto delicate, come quella della Terre dei Fuochi, ma anche quello relative all’Ilva di Taranto.

Le narrazioni fatte da Nadia Toffa sono sempre state fatte con il dovuto spirito critico, grazie al quale la giornalista ha contribuito a far crescere un’informazione libera e pluralistica, proprio come era lei, garantista della democrazia, nel più profondo dei suoi significati. Ed è proprio anche in virtù di questo che Nadia ha ricevuto un’ulteriore attestazione per il suo impegno.

La motivazione del riconoscimento ricevuto postumo dalla Toffa recita: “per il coraggio dimostrato nell’affrontare e raccontare il male incurabile che l’ha colpita“. Nadia è stata un esempio per molte persone che vivevano come lei il dramma della malattia. Nonostante sapesse che il suo era un male incurabile, la Toffa non ha mai smesso di sorridere ma soprattutto – come ha raccontato recentemente la mamma della Iena a “Quarto grado” – di lavorare, infatti sembra che abbia lasciato più di 400 testi inediti, che speriamo di conoscere presto.

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