"Mussolini vi brucerebbe tutti". Aggressione omofoba a Ferrara a un gruppo di ragazzi minorenni

A Ferrara un gruppetto di ragazzini dai 12 ai 19 anni, provenienti dal mondo LGBT, sono stati aggrediti in pieno centro di Ferrara registrando così un nuovo attacco omofobo.

"Mussolini vi brucerebbe tutti". Aggressione omofoba a Ferrara a un gruppo di ragazzi minorenni

In Senato, nei giorni scorsi, è stato bocciato il DDL Zan, il disegno di legge che avrebbe previsto l’inasprimento delle pene contro i crimini e le discriminazioni contro omosessuali, transessuali, donne e disabili. Proprio a causa della bocciatura dovranno trascorrere sei mesi prima che si possa tornare a discutere un testo dedicato allo stesso argomento.

A causa di questa bocciatiura molti comuni, tra cui Torino, Firenze, Bologna, Cagliari e Palermo, per un totale di oltre 44 città migliaia di cittadini sono scesi in piazza gridando “vergogna” e ribadendo nuovamente l’utilità di una legge che possa proteggere i diritti dei LGBTIQ.

Nuova pazzia omofoba a Ferrara

A pochi giorni da questa bocciatura, sono nati dei nuovi casi di omofobia ove, spesso, sono presenti un gruppetto di ragazzi minorenni. L’ultima vicenda si registra a Ferrara, capoluogo dell’omonima provincia in Emilia-Romagna, grazie a un video su TikTok diventato immediatamente virale nel giro di poche ore dalla sua pubblicazione.

“Siamo stati attaccati da dei ragazzi che continuavano a lanciarci petardi (molto vicini) per poi lanciarci un piccione morto e inseguirci, ci hanno insultati chiamandoci “froci di merda” e purtroppo non mancano alcune frasi inerenti al Fascismo: “Conoscete Benito Mussolini? Sapete che vi brucerebbe tutti? “. L’attacco, secondo le ultime indiscrezioni, sarebbe stato rivolto a un gruppo di ragazzi Lgbt, tra i 12 e i 19 anni, avvenuto di domenica pomeriggio in pieno centro a Ferrara.

Secondo alcune testimonianze i ragazzi che hanno subito questa aggressione stavano semplicemente chiacchierando a un tavolino di un bar, e la madre di una vittima afferma: “Mia figlia aveva giusto una borsetta arcobaleno. Conoscono alcuni dei giovani che li hanno aggrediti. In altre occasioni c’erano state battute, allusioni, ma niente di simile a quanto accaduto l’altra sera”.

La famiglia ha immediatamente contattato l’Arcigay Ferrara, l’associazione senza finalità di lucro che opera per la realizzazione dei pari diritti e delle pari, in cui si sono resi sin da subito disponibili per eventuali supporti legali.

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