Mussolini non è più cittadino onorario di Rivoli. Da ieri

Da ieri, Benito Mussolini è stato tolto dalla lista dei cittadini onorari di Rivoli, un comune situato in Piemonte. Il celebre dittatore divenne benemerito nel 1924, e da allora la documentazione venne persino caricata online, ma nessuno si preoccupò di rimuoverlo

Mussolini non è più cittadino onorario di Rivoli. Da ieri

Da ieri, Benito Mussolini non è più cittadino onorario di Rivoli. Nessun errore, né si tratta di una notizia giunta con una settantina d’anni di ritardo. E sì, anche in Piemonte sono tutti ben consapevoli che il dittatore del famigerato Ventennio sia oramai nulla più che un triste ricordo. Eppure si sono dimenticati di un fatto accaduto addirittura più di 90 anni fa, del quale nessuno ha più desiderato interessarsi. Almeno fino ad ieri.

La vicenda in questione risale al lontano 24 Maggio 1924: Benito Mussolini era in piena ascesa, ed era considerato da molti in patria come “l’uomo della provvidenza”, colui che sarebbe stato capace di cancellare le macchie dei precedenti governi incapaci, corrotti e mafiosi, e ridare lustro, prosperità e dignità all’Italia. Poi sappiamo tutti come sia andata a finire, ma questa è un’altra storia. Nel nostro caso, e per il momento, ci soffermiamo al Mussolini assurto allo status di “eroe nazionale”.

D’altronde in quegli anni era il Presidente del Consiglio, non aveva ancora compiuto stragi significative, Matteotti era ancora vivo e la dittatura propriamente detta sarebbe sorta solamente a partire dal 1925. Insomma, non c’era ragione plausibile per non nominare il sedicente “salvatore del popolo” cittadino onorario. E così fece Rivoli, comune di 50.000 anime dell’entroterra piemontese, localizzato nell’area metropolitana di Torino.

Un’onorificenza, come specificato dall’allora commissario prefettizio Arturo Segre, che fece seguito al “Desiderio espresso da molti autorevoli cittadini desiderosi di tributare al Capo del Governo e restauratore delle fortune d’Italia, la loro ammirazione e il loro consenso”. Peccato che da allora, quel documento sia sempre rimasto in auge, almeno fino a quando il Movimento Cinque Stelle non l’ha “beccato” tra gli archivi comunali, grazie al lavoro del consigliere Giovanni Verna.

“Ho scoperto questo documento sfogliando l’archivio storico-ha spiegato il consigliere M5S-e mi ha stupido scoprire che la nostra città, che ricorda con tanta passione i suoi martiri, abbia tra i cittadini benemeriti proprio il Duce”. Uno shock per Verna, che ha immediatamente proposto la revoca dell’onorificenza, approvata all’unanimità nella serata di ieri dal consiglio comunale di Rivoli.

“Pensare che il documento è stato inserito nell’archivio online una decina di anni fa-ha poi rivelato il consigliere-ma o nessuno ci ha fatto caso, o nessuno ha avuto il coraggio di porre rimedio. E di sindaci se ne sono alternati in tutti questi anni”.

Continua a leggere su Fidelity News