Ancora una tragedia che vede come vittima una bimba di appena tre anni, Astrid Guarini, che era andata a trovare la cuginetta per un pomeriggio di gioco e divertimento ed invece in quel giardino ha trovato la morte.
Sono più o meno le 17:00 quando Astrid e la madre raggiungono la villetta della zia, ed in pochi minuti accade l’irreparabile. Sembra che in un attimo di disattenzione degli adulti le due cuginette si siano recate in giardino per giocare ma qualcosa deve aver disturbato il cane, un pastore tedesco che era stato appositamente addestrato alla difesa dell’abitazione.
Le grida della cuginetta hanno immediatamente attirato l’attenzione e lo zio si è precipitato sul cane, strappando la piccola dal suo potente morso. Mentre portava l’animale in gabbia, la madre di Astrid cercava di tamponare le ferite che la piccola aveva al volto e alla gola. Sebbene sia intervenuta tempestivamente l’ambulanza, sin da subito le condizioni della bambina sono apparse gravi tanto di rischiare di morire sul mezzo del Pronto Soccorso per un arresto cardiaco. I medici sono riusciti a trasportarla in ospedale dove però poco dopo è deceduta per la gravità delle ferite.
Come da prassi, è stata aperta un’inchiesta e la madre e lo zio di Astrid sono attualmente iscritti nel registro degli indagati al fine di accertare eventuali responsabilità che vanno dalla mancata custodia all’omicidio colposo. Le indagini dovranno infatti accertare se la presenza della madre o degli zii avrebbe potuto evitare la tragedia.
Si riaprono inoltre le polemiche in merito alla pericolosità di alcune categorie di animali, soprattutto se addestrati per attaccare, e su eventuali interventi in materia. Tra le varie proposte c’è chi suggerisce che i proprietari debbano essere muniti di apposito patentino, altri ancora pretenderebbero l’uso della museruola contro la quale però si schierano gli amanti degli animali.
Sta di fatto che non è il primo caso in cui un cane azzanna e causa la morte di qualcuno, e purtroppo la percentuale maggiore di decessi riguarda proprio i bambini che non hanno né la forza né la prontezza per difendersi dall’attacco di un animale e pertanto è doveroso e necessario interrogarsi per trovare ogni rimedio possibile a prevenire queste fatalità.