Muoiono madre e zia: continua ad incassare le pensioni per anni

Truffatore scoperto dalla Guardia di Finanza a Crotone: la madre e la zia erano morte da più di 10 anni, ma lui continuava ad incassare entrambe le pensioni. Bottino di circa 132.000 euro ai danni dell'Inps

Muoiono madre e zia: continua ad incassare le pensioni per anni

Un uomo è stato beccato dalla Guardia di Finanza di Crotone a ritirare la pensione della madre e della zia, regolarmente, ogni mese. Peccato però che le due donne fossero decedute oramai da diversi anni. Per questo, l’uomo è stato poi denunciato con l’accusa di truffa aggravata. Nel corso della sua carriera da truffatore, il sospettato sarebbe riuscito a raccogliere indebitamente ben 132.000 euro, stando a quanto emerge dalle rivelazioni degli inquirenti. Le indagini della Guardia di Finanza hanno infatti rivelato che la zia in questione era morta nel 2002, e la madre del criminale l’aveva seguita due anni più tardi, nel 2004. Ma quest’ultimo aveva mancato di denunciare i loro decessi all’Inps, ed avrebbe così continuato a raccogliere i frutti delle rispettive pensioni.

Si tratta dunque di 13 ed 11 anni di pensioni indebitamente incassate, le quali venivano accreditate su un conto corrente cointestato alle due donne oramai defunte, e sul quale l’uomo aveva ovviamente delega ad operare. Sono così scattati i dovuti accertamenti bancari, che hanno portato alla luce il fatto che le pensioni in questione venissero regolarmente riscosse da sportelli bancari o tramite bancomat con gran celerità dal truffatore, che si preoccupava di incassarle puntualmente a pochi giorni dall’accredito. Ma non è finita qui, perché in seguito alle indagini, si è inoltre scoperto che la carta di prelievo utilizzata dal truffatore sarebbe stata intestata e ritirata ad Aprile del 2012 dalla madre dell’uomo. Peccato che quest’ultima fosse morta sette anni e mezzo prima.

Una vicenda incredibile, che ha così finito per coinvolgere anche un impiegato della banca in questione, nei confronti del quale è scattata l’immancabile denuncia per responsabilità a titolo di concorso di reato. Difficile infatti scambiare il sospettato in questione per la madre morta oramai da più di un lustro, anche con tutto il trucco del mondo. Molto più semplice l’ipotesi che i due si siano semplicemente accordati per proseguire nella truffa, affidandoci per la formulazione delle ipotesi al sempre sia lodato rasoio di Occam.

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