Multa a sorpresa: il costo di una preghiera

Una donna di Castelfranco Veneto (Treviso) è stata multata di 28 euro e 70 centesimi per aver lasciato i finestrini aperti durante una breve visita ai Santuari Antoniani di Camposampiero (Padova).

Multa a sorpresa: il costo di una preghiera

Il caldo dei giorni scorsi, l’auto senza aria condizionata, la fiducia in chi frequenta i Santuari Antoniani, insieme alla consapevolezza che la visita sarebbe stata breve, hanno indotto una donna di Castelfranco Veneto (Treviso), C.B., a lasciare l’auto parcheggiata all’ombra con i finestrini aperti.

Come previsto la visita è stata breve, nessun malvivente si è avvicinato all’auto, ma la signora non aveva messo in conto la polizia locale che proprio in quel giorno, il 4 agosto, controllando al zona ha infilato un foglietto giallo sul parabrezza: una multa di 28 euro e 70 centesimi che se non pagata subito sarebbe stata di 41 euro.

Così la signora ci racconta l’accaduto: «Avevo parcheggiato al posto solito, non ho il condizionatore e quindi ho cercato un posto all’ombra e lasciato aperti i finestrini. Sapevo che mi sarei fermata pochi minuti. Ma all’uscita ho trovato l’inconfondibile foglietto giallo della multa». Difficile per lei individuare quale codice della strada avesse infranto!

Subito l’occhio è balzato all’importo da pagare: tutto sommato non altisimo, ma restava da chiarire la motivazione. «Dapprima ho pensato di non aver parcheggiato bene. Per questo ho subito fotografato l’auto nella posizione in cui l’avevo lasciata, dopo aver verificato che tutto fosse regolare. Poi mi sono accorta che la contravvenzione aveva una nota insolita a fondo pagina: avevo infranto l’articolo 158 comma 4 del codice della strada».

Così infatti recita l’articolo: «Durante la sosta e la fermata il conducente deve adottare le opportune cautele atte a evitare incidenti ed impedire l’uso del veicolo senza il suo consenso». A penna l’agente in fondo al foglio premurosamente ha chiarito il motivo della multa: «sosta con veicolo aperto e con i finestrini completamente aperti».

La malcapitata afferma: «Non volevo credere di aver preso una multa solo per questo, mi sono recata al comando dove ho potuto solo appurare che l’articolo di legge esiste. Visto che ero lì ho pagato la sanzione ridotta, almeno questo». 

Non teme, la signora, di manifestare il suo disappunto per l’accaduto: «Mi dispiace dirlo, ma una multa per questo motivo ha un solo nome: truffa. Sono così assetati di denaro da attaccarsi a queste cose? Mi auguro che la mia segnalazione torni utile ad altri: se non avete il condizionatore in auto, mi dispiace ma non potete avere caldo, finestrini chiusi, altrimenti è multa. Anche se è il 4 agosto e ci sono 30 gradi all’ombra».

Continua a leggere su Fidelity News