Mucca pazza: a Lecce muore una donna di 49 anni

Donna leccese muore a 49 anni e dopo 10 giorni di ricovero a causa della ormai quasi dimenticata sindrome della mucca pazza. La donna era stata ricoverata per una febbre alta ma ben presto incominciò a perdere coscienza.

Mucca pazza: a Lecce muore una donna di 49 anni

Casarano (Lecce). Una donna di 49 anni muore dopo essere risultata affetta da quella che comunemente viene chiamata “sindrome della mucca pazza” una encefalopatia degenerativa che prende anche il nome di morbo Creutzfeldt-Jakob. La paziente era stata ricoverata il 21 luglio scorso dopo esser stata in pronto soccorso per una febbre alta, presentava anche però un decadimento progressivo della coscienza, ma anche se subito sono state avviate procedure di diagnosi per malattie infettive, la donna è deceduta esattamente 10 giorni dopo il ricovero alla ASL di Lecce.

Un tracciato di elettroencefalografia ha lasciato sospettare il morbo della mucca pazza, ed è stata poi richiesta una visita neurologica. I medici hanno poi subito interessato l’istituto superiore di sanità, che ha poi confermato la diagnosi della donna. Il direttore dell’asl Giovanni Gorgoni commenta però: “soltanto l’autopsia al cervello della donna potrà dirci con precizione se il ceppo della malattia possa o no dipendere dal consumo di carne bovina”. “in italia ci sono solo uno o due casi all’anno che spesso hanno orgine ereditaria”.

Nel 2001 l’Unione Europea aveva vietato il commericio ed il consumo di alcuni prodotti ritenuti a rischio, da allora sono state intraprese con efficacia svariate misure sanitarie previste per ridurre la presenza della malattia sul territorio nazionale. Tuttavia, alcuni giorni fa, era arrivato il via libera al regolamento che autorizza nuovamente il consumo di prodotti in precedenza esclusi dal consumo a causa del rischio di “mucca pazza”. L’aveva ricordato il ministro della salute mentre parlava di forte declino della malattia che a quanto pare non è avvenuto con così tanta precisione e velocità.

I medici però (non solo del ministero e del consiglio superiore di sanità) rassicurano e ci tengono a precisare che non si può addebitare la colpa di questa morte, non ancora almeno, al consumo di carne bovina. E se anche fosse stata questa la causa scatenante, si tratta soltanto di un episodio sporadico.

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