Dopo gli scontri dello scorso 19 ottobre a Roma, ancora tensione nella Capitale per la giornata di “assedio” annunciata dai movimenti per la casa in concomitanza con la Conferenza Unificata straordinaria con l’Anci, convocata dal governo per definire un decreto sulle politiche abitative a livello nazionale.
Stamattina centinaia di manifestanti per il diritto all’abitare si sono riuniti davanti a Montecitorio a Roma, per poi spostarsi in via della Colonna Antonina e raggiungere Via della Stamperia dove si trova la sede del ministero degli Affari Regionali, in cui era in svolgimento la riunione della Conferenza Unificata sulle politiche abitative.
Bloccati dalle forze dell’ordine i manifestanti hanno rovesciato cassonetti, lanciato uova e monetine contro la polizia, che ha risposto lanciando lacrimogeni per disperdere la folla.
Alcuni di loro hanno assalito un blindato forze dell’ordine tra i boati delle bombe carta. Negli scontri sono rimasti feriti un carabiniere e un poliziotto, mentre una manifestante è stata colta da malore durante il lancio dei lacrimogeni.
Il corteo dei movimenti per la casa è poi arrivato in piazza Montecitorio, blindata da diverse camionette delle forze dell’ordine.
Paolo Di Vetta, rappresentante dei Movimenti per il diritto all’abitare, avverte: “Se dalla Conferenza Stato-Regioni-Comuni non verrà fuori una soluzione adeguata per fermare il blocco degli sfratti e gli sgomberi, la nostra protesta non si fermerà. Oggi per Roma non sarà una giornata tranquilla”.