Morto Alois Brunner, il nazista mai pentito. “Mi pento solo di non aver ucciso più ebrei”

Alois Brunner, il nazista che non si pentì mai, sarebbe morto 4 anni fa a Damasco. Per mano sua morti migliaia di ebrei e 345 bambini. Sfuggì più volte alla cattura ed a tentativi di omicidio. Durante l'unica intervista rilasciata afffermò di avere un solo rammarico: non aver ucciso più ebrei

Morto Alois Brunner, il nazista mai pentito. “Mi pento solo di non aver ucciso più ebrei”

Alois Brunner, il nazista che non si è mai pentito di ciò che aveva fatto, sarebbe morto in Siria nel 2010 alla veneranda età di 100 anni.

A dare la notizia Efraim Zuroff, che dirige il Simon Wiesenthal Center da Gerusalemme. “Crediamo davvero che sia morto anche se non ne abbiamo la prova fisica” afferma Zuroff. “Nuove informazioni ottenute da un ex 007 tedesco che ha servito in Medio Oriente ci portano a ritenere con una robusta certezza che Brunner sia stato seppellito in un luogo segreto di Damasco nel 2010 e sia morto senza pentirsi dei crimini commessi”.

Alois Brunner era uno degli ultimi gerarchi nazisti ancora in vita e maggiormente ricercato dal Simon Wiesenthal Center. Alois Brunner è stato un ex collaboratore di Adolf Eichmann, responsabile durante la Shoa della deportazione di ben 128.500 ebrei.

Contrariamente ad altri suoi ex colleghi, però, Alois Brunner non ha mai mostrato alcun segno di pentimento e fino all’ultimo. “Mi pento solo di non aver ucciso più ebrei” aveva infatti dichiarato nell’unica intervista concessa da Alois Brunner ad un magazine tedesco nel 1985.

Un uomo estremamente importante, quindi, durante la Seconda Guerra Mondiale le cui decisioni hanno cambiato il destino di migliaia di ebrei. “Brunner ebbe un ruolo chiave nella realizzazione della Soluzione Finale, ovvero lo sterminio degli ebrei d’Europa, e fu un autentico mostro gestendo la deportazione di 47mila ebrei austriaci, 44 mila ebrei greci, 23500 ebrei francesi e 14mila ebrei slovacchi che vennero portati con i vagoni-bestiame in lager dove vennero assassinati” ha dichiarato Zuroff.

Tra le sue vittime, però, non soltanto uomini e donne ma anche bambini. Si stima, infatti, che per mano sua morirono anche 345 bambini ebrei. Negli anni ’50 Alois Brunner trovò rifugio a Damasco dove divenne consigliere di Hafez Assad e del figlio Bashar sulle tecniche di tortura contro gli oppositori. Più volte tentarono di ucciderlo ma è sempre riuscito a scappare ed ha condotto il resto della sua vita ben fermo nelle sue convinzioni iniziale di nazista.

La sua morte mette la parola fine, quindi, ad una delle ricerche più lunghe ed intricate del dopoguerra.

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