Non ce l’ha fatta il bambino tedesco che, nella mattina di domenica, era caduto dal balcone di un hotel in Trentino Alto Adige. Il dodicenne, che si trovava in gita scolastica in settimana bianca insieme ad altri compagni di classe, è deceduto nella tarda mattinata di martedì 14 febbraio.
Lo studente delle medie, identificato con le iniziali M.F.R., si trovava presso l’hotel Auren di San Giovanni in Valle Aurina, dove era arrivato sabato insieme ai suoi compagni di classe ed insegnanti per trascorrere una gita in settimana bianca. Pare che il giovane abbia tentato di scavalcare la paratia di legno che separava la terrazza della sua stanza da quella nella quale si trovavano alcuni suoi amici, ai quali voleva fare uno scherzo.
Qualcosa però è andato storto mentre cercava di attraversare il separatore, ed il 12enne non è stato in grado di mantenere l’equilibrio, cadendo e facendo un volo sei metri prima di atterrare sul piazzale che si trova di fronte all’hotel. Gravissime le lesioni riportate nell’impatto, nel quale ha battuto violentemente la testa, perdendo immediatamente conoscenza.
Immediata la chiamata al 118, che ha inviato sul luogo l’elicottero “Pelikan 2” e il soccorso alpino della Valle Aurina per il trasferimento d’urgenza all’ospedale di Bolzano, dove è stato raggiunto dai genitori e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Purtroppo le sue condizioni erano disperate, e, nonostante gli sforzi del personale medico, il decesso è sopraggiunto martedì a causa dei politraumi riportati nella caduta. La Procura di Bolzano ha aperto un fascicolo per identificare eventuali responsabilità.
I compagni di scuola, che sono stati testimoni della tragedia, hanno avuto il supporto di un servizio psicologico di emergenza attivato dalla Croce Bianca. Molti di essi erano comprensibilmente sotto choc dopo quanto accaduto, e dopo l’incidente l’intero gruppo ha fatto ritorno in Germania senza continuare la vacanza. L’adolescente era arrivato insieme ad una comitiva di circa 60 persone, tutti tedeschi, fra scolari e docenti della scuola media “Grosse Schule” di Wolfenbuettel, nella Bassa Sassonia.