Morte di Antonio Natale: il ruolo della cartomante nella vicenda

Attorno alla morte di Antonio Natale, ritrovato crivellato di proiettili, è davvero intricata e singolare. C'è perfino da chiarire il ruolo ambiguo di una cartomante.

Morte di Antonio Natale: il ruolo della cartomante nella vicenda

Antonio Natale non è più nello schedario delle persone scomparse ma di quelle ammazzate. Sparito dal Parco Verde di Caivano (Napoli) il 4 ottobre scorso, è stato trovato morto, poco distante da casa, la sera del 18 ottobre.

La storia del pizzaiolo di soli 22 anni si va a sommare ai molti omicidi avvenuti intorno all’agglomerato di case a nord di Napoli, che rappresentano un frenetico crocevia dello spaccio di droga, come lo furono le Vele di Scampia negli anni Novanta.

Il ritrovamento del cadavere

Il cadavere di Antonio è stato rinvenuto dai carabinieri nel pomeriggio di martedì 18 ottobre, in un campo rom nelle campagne di Casola, frazione di Caivano, che confina con Marcianise, a ridosso dei Regi Lagni. L’identificazione è arrivata nella serata stessa, con la conferma della Procura di Napoli Nord.

Riguardo all’ora del decesso, pare che risalga al giorno stesso della scomparsa. Il corpo aveva dei fori compatibili con armi da fuoco ma sarà certamemte l’autopsia, già disposta, a fornirci ulteriori elementi che potranno rivelarsi utili a ricostruire quanto avvenuto al povero pizzaiolo 22enne.

Antonio, con un passato da pizzaiolo in Germania, ritornato a Caivano, era stato subito individuato come possibile caso di lupara bianca, ossia come un omicidio di stampo mafioso con occultamento del corpo della persona assassinata, fatto ritrovare molto tempo dopo o mai più, nella peggiore delle ipotesi.

La madre di Antonio Natale, ai microfoni di Chi l’ha visto e sui social aveva lanciato un forte appello: “La camorra mi deve restituire mio figlio. Ridatemi Antonio vivo o morto, faccio tutti i nomi che conosco”. Anche se sarà l’autopsia a darci la certezza che Antonio sia stato ammazzato,le ipotesi sul perchè ciò sia accaduto sono varie: sgarro verso elementi apicali della camorra che gestisce il traffico e lo spaccio di droga del parco Verde di Caivano, la sparizione di somme di denaro dalla ricca cassa dei proventi della gestione del traffico di cocaina, eroina e fumo.

La storia della cartomante

In tutta questa storia, già di per sè intricata, spunta l’ombra di una cartomante. A rivolgersi a lei, la compagna di un giovane boss ventenne, alla ricerca di informazioni su possibili guai in arrivo. La veggente le avrebbe risposto: “Guai, grossi guai. Vedo sangue, morte, carcere, vedo le guardie”. Tutto questo finisce nelle mani di un blogger e viene consegnato ai carabinieri, cui la cartomante avrebbe preannunciato il ritrovamento del cadavere nel giro di brevissimo tempo. 

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