Celebrato a Morbegno nei pressi di Sondrio, a ben cinque anni di distanza dal suo omicidio, il funerale di Donald Sacchetto, l’operaio 36enne di Ardenno, fatto a pezzi senza un chiaro movente dall’imprenditore Simone Rossi nella cava dell’impresa “Rossi Graniti”. Rossi massacrò barbaramente Sacchetto e ne fece a pezzi il corpo nella notte del 16 maggio 2009, al termine della festa di compleanno della stessa vittima, che colpì alla testa con un colpo di pistola e poi fece a brandelli nel deposito di inerti dell’impresa Rossi.
I carabinieri del Nucleo investigativo di Sondrio arrestarono Rossi che poi fu condannato definitivamente a 30 anni di carcere. L’avvocato Stefano Sorrentino del Foro di Napoli, parte civile con la collega Paola Verga di Milano, per la famiglia di Donald spiega gli eventi: “Il funerale è stato tardato dalla Procura che, a tutela innanzitutto dei famigliari dell’ucciso, ha espressamente voluto che fossero conclusi tutti i gradi di giudizio, prima di restituire alla famiglia i resti umani a cui dare degna sepoltura”.
Dopo una morte immotivata e orribile, e dopo cinque anni, quel poco che resta di Donald potrà finalmente trovare pace.