Ancora una volta il razzismo è il protagonista di una storia accaduta a Desio, in Lombardia, nella giornata di sabato 2 novembre. In campo si stanno sfidando il Desio contro la Sovicese, campionato pulcini 2009. Il fatto sconcertante di questa vicenda è che la vittima sia un bambino di colore di appena 10 anni che è stato insultato in maniera grave dalla madre di un ragazzo appartenente alla Sovicese.
Quando ad un certo punto, in seguito a degli screzi in campo, tra bambini di 10 anni, dalla tifoseria rivale della Sovicese, una madre dagli spalti si rivolge ad un ragazzo di colore desiano con il peggior epiteto: “Negro di Merda“.
Stiamo parlando del campionato dei pulcini del 2009, quindi non ci sono né regole né tutele verso il giovane ragazzo, che a match disputato ha espresso il proprio malcontento al suo mister. La società desiana è da sempre attiva nella lotta alle disuguaglianze e ingiustizie, e in prima linea per il fair play.
La decisione del mister è chiara e inequivocabile, denunciare il tutto al ministro, e infine chiedere il daspo per i genitori “razzisti” a tutela di una sana competizione di sport. La società in passato ha organizzato dei tornei tra genitori e figli, e nella maglia presenta una scritta che ci informa che si tratta di una “Squadra antibulli”.
Dunque, la società si è subito mossa per informare il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora, con la conseguente richiesta di svolgere un’indagine interna volta al riconoscimento dell’autrice di questo gesto codardo e vile, in quanto rivolto addirittura ad un bambino di 10 anni, l’età del figlio di questa madre maleducata.
Nel prossimo weekend vedremo impegnata la società desiana in una provocazione vera e propria, in quanto hanno deciso che alcune squadre si presenteranno in campo con il volto dipinto di nero.