Money transfer elude gli obblighi di legge: multa milionaria a Brindisi

I militari della Guardia di Finanza del capoluogo di provincia pugliese hanno emanato una salatissima sanzione nei confronti di un esercente locale e di 189 clienti. L'invio del denaro veniva raggirato tramite un sistema di frazionamento degli importi.

Money transfer elude gli obblighi di legge: multa milionaria a Brindisi

In questo periodo i controlli delle forze dell’ordine sono serrati su tutto il territorio nazionale, vuoi per la sicurezza sui litorali e sulle spiagge italiane, vuoi nelle città. Il periodo estivo è infatti quello in cui si corre maggiormente il rischio di fatti di cronaca piuttosto gravi, per questo l’attività degli inquirenti è molto vasta. Attivi in questo senso sono i militari della Guardia di Finanza, che in questo periodo sono impegnati nei controlli relativi all’obbligo di avere con sè il POS.

Dall’1 luglio è infatti obbligatorio poter far pagare il cliente anche con il bancomat o con carte di debito o credito anche piccole somme di denaro, come ad esempio quando si acquista il caffè in un bar. In queste ore gli agenti della Guardia di Finanza di Brindisi hanno emanato una sanzione milionaria a carico di un esercente titolare di un Money transfer sito nel capoluogo di provincia pugliese.

Multa milionaria

Secondo quanto si apprende dalla stampa locale, gli agenti del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, hanno rilevato come in un esercizio commerciale adibito anche a Money transfer si siano commessi diversi illeciti per quanto riguarda il trasferimento di denaro, tra gli indagati figurano anche 189 clienti

Questi ultimi in un arco temporale piuttosto breve avrebbero eseguito 283 transazioni eludendo la normativa secondo cui è possibile inviare denaro contante attraverso Money transfer fino all’importo complessivo di mille euro. Gli obblighi di legge, secondo quanto si apprende da una nota della Guardia di Finanza, venivano aggirati attraverso tecniche di frazionamento degli importi da spedire altrove (cosiddetto smurfing) per un totale che alla fine è ammontato a circa 450mila euro

L’illecito in questione ha portato ad elevare circa 569 violazioni della normativa con sanzioni che complessivamente oscillano da un importo minimo di 1,2 milioni di euro ad un massimo di oltre 28 milioni di euro, per la violazione all’articolo 49, comma 2, del D.Lgs. 231/2007 “limitazione all’uso del contante e dei titoli al portatore”

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