Mondo della musica in lutto: l’addio di Adriano Celentano ad un grande paroliere e giornalista

Adriano Celentano e tutto il mondo della musica piangono la scomparsa di un grande paroliere degli anni Sessanta e giornalista, autore di testi per grandi artisti, tra cui "il Molleggiato”.

Mondo della musica in lutto: l’addio di Adriano Celentano ad un grande paroliere e giornalista

Il mondo della musica è in lutto per la scomparsa di un giornalista e uno dei parolieri più bravi degli anni Sessanta, autore dei testi di grandi artisti tra cui Adriano Celentano e Fred Buscaglione.

Parliamo di un uomo che si è distinto sotto l’aspetto professionale ma anche molto apprezzato sotto il profilo umano, che partecipava a iniziative di contenuto sociale.

L’addio di Celentano al grande paroliere

La persona di cui parliamo è Mauro Coppo, che si è spento ad 85 anni, in provincia di Alessandria. Per Adriano Celentano firmò “Che dritta!” e scrisse “Il Molleggiato”, mentre per Fred Buscaglione “Il duro”: la sua “Labbra di fuoco”, del 1959, che fu anche incisa in francese da Johhny Halliday. Per Mina aveva scritto “La gente ci guarda” che però la cantante aveva lasciato al fratello Alfredo. Altri successi gli erano derivati dalla conoscenza amichevole che aveva avuto con Natalino Otto e Flo Sandon’s , con i quali aveva collaborato a lungo.

La canzone “Una casa di torrone” era stata scritta per lo Zecchino d’oro. Ma i legami con il mondo musicale di Mauro Coppo erano soprattutto nel campo del jazz di cui era appassionato. E per questo legava specialmente con il valenzano Ginetto Prandi. Uno lavorava agli spartiti, l’altro alle parole e s’intendevano a meraviglia, a detta degli amici musicisti.

Il sindaco di Borgo San Martino, Fabio Zavattaro ha voluto ricordare Coppo con parole molto toccanti: ”Anche da noi ha lasciato un segno indelebile. Partecipava a iniziative di contenuto sociale e con l’associazione ‘Aurora Boreale’ aveva contribuito alla consegna delle borse per studenti di Superiori e Università.”, sottolineando la sua grande disponibilità e umanità.

Molto riservato nella sua vita privata, di cui si sa ben poco, negli anni ’70 si é trasferito nel paese della moglie, vicino Alessandria, Borgo San Martino. Coppo si è spento serenamente il 12 febbraio presso l’ospedale Santo Spirito dove ha anche lavorato, dedicandosi all’ufficio ragioneria, assieme a Carlo Baviera. 

Quest’ultimo racconta: “Era poi stato trasferito in Archivio e ci eravamo un po’ persi di vista, ma ricordo che era orgogliosissimo della sua attività giovanile in campo musicale. L’ultima volta che lo vidi qualche anno fa era già allettato perché, anche da più giovane aveva avuto problemi a una gamba. Mi aveva accompagnato a casa sua a Borgo San Martino, Andino Bizzarro, morto l’altra settimana”.

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