I dipendenti della metro di San Paolo hanno deciso di sospendere lo sciopero della metro, che sta mettendo in ginocchio tutta la megalopoli brasiliana a due giorni dall’inaugurazione dei Mondiali Brasile 2014. Domani i lavoratori decideranno se riprendere il lavoro, oppure scioperare giovedì, quando si terrà sia la cerimonia inaugurale alle 18:30 che la prima partita ufficiale dei mondiali tra Brasile e Croazia. Questo sciopero continua perché proprio ieri un altro operaio è morto sul lavoro, ferendo altre due persone. Il bilancio dei morti per i lavori è impressionante: complessivamente sono 8.
Questi lavori hanno ricevuto anche tanti rallentamenti, per questi scioperi che si sono tenuti durante questo mese di lavoro. Addirittura il 2 aprile il segretario generale della Fifa, Jerome Valcke, ha definito il Brasile “non del tutto pronto” per l’inizio della coppa. Gli organizzatori sono stati accusati di risparmiare troppo sui materiali e di ignorare le regole sulla sicurezza pur di rispettare le scadenze, ma hanno respinto le critiche.
Lo sciopero della metro in Brasile ha causato gravi problemi al già caotico traffico ed ai suoi venti milioni di abitanti. I lavoratori avevano chiesto un’aumento del 15%, poi ridotto al 12%, ma i datori di lavoro erano intenzionati ad aumentare il loro salario solo dell’8%.
Lo sciopero è stato alimentato anche dal caso dei 60 dipendenti della metro che sono stati licenziati. Uno di questi è Bruno Everton, un addetto alla biglietteria in Brasile, che proprio ieri ha ricevuto una lettera che lo avvisa del licenziamento. Lui alla stampa ha detto di essere stato licenziato in un modo illegale, asserendo che il Brasile sta togliendo il diritto del lavoro ai lavoratori.
Comunque, la cerimonia è confermata per giovedì all’Arena Corinthias, dove dovrebbe presenziare anche la presidente Dilma Rouseff e qualche capo di stato del Governo. Per la partita inaugurale dovrebbero esserci 65 mila spettatori. Sempre che i lavoratori non decidano di interrompere tutto.