Modena, strage di Sassuolo: Nabil Dhari aveva già minacciato di morte la moglie

La cittadina in provincia di Modena è sotto shock per quanto avvenuto ieri pomeriggio, quando Nabil Dhari, tunisino 38enne, ha ucciso la ex compagna, le due figliolette e la suocera. Salva un'altra adolescente di 12 anni e il bisnonno.

Modena, strage di Sassuolo: Nabil Dhari aveva già minacciato di morte la moglie

Ha sterminato la sua famiglia Nabil Dhari, l’uomo tunisino di 38 anni che ieri pomeriggio ha compiuto una vera e propria mattanza a Sassuolo, nel modenese. Il fatto ha destato sgomento e incredulità nella cittadina emiliana. Con il passare delle ore emergono nuovi e importanti dettagli sulla strage avvenuta in un appartamento di via Manin, poco lontano dal centro cittadino. Dhari era stato da poco lasciato dalla moglie, Elisa Mulas, 44 anni, ma due giorni fa la donna aveva ricevuto dall’uomo un sms su Whatsapp. 

“Se non mi fai vedere i bambini ricordati che ti ammazzo” – così aveva scritto Dhari. La donna, nonostante si fossero lasciati da qualche settimana, faceva vedere con regolarità i figli all’ex compagno. Viste le minacce la donna aveva deciso di trasferirsi dalla madre 64enne, dove poi proprio lì l’uomo ha compiuto la strage. L’allarme è scattato dalla scuola media frequentata da un’altra figlia della donna, avuta da una precedente relazione. Nessuno infatti andava a prendere la ragazzina, per cui alcuni famigliari si sono mossi immediatamente per cercare di capire cosa fosse accaduto.

La terribile scena

Il delitto, secondo quanto fanno sapere investigative, sarebbe accaduto in un orario compreso tra le 15:00 e le 16:00. L’istituto scolastico ha provato anche a chiamare a casa, ma non ha ricevuto nessuna risposta. Nell’appartamento di via Manin è giunto un fratello della donna insieme alla Polizia, facendo la macabra scoperta. 

Unici sopravvissuti alla strage sono l’altra figlia di 12 anni che si trovava appunto a scuola, e il bisnonno, che si trovava a letto in un’altra stanza in quanto impossibilitato a muoversi. “È stata una ragazza sfortunata, ha incontrato le persone sbagliate. Lei, la mamma e i bimbi ci lasciano un grande vuoto” – così ha detto il fratello della 44enne.

Una storia si sfortunata quella di questa donna, che a quanto pare era stata minacciata già in precedenza dal precedente compagno. L’uomo in quest’occasione venne condannato a otto mesi per stalking, condanna che fu poi prescritta. La Corte di appello però, così come informa Fanpage, ha confermato anni fa la sua perdita della potestà genitoriale sulla figlia, oggi 12enne.

Continua a leggere su Fidelity News