Sono molti i corsi che si possono intraprendere nell’arco di una vita: c’è che impara l’arte del ricamo, chi della ceramica e chi, a quanto pare, si approccia nell’arte di sedurre. A quanto pare questo particolare corso è organizzato dalla cooperativa di Leone Rosso a Modena. Lo scopo? Insegnare ai migranti come approcciarsi alle donne italiane.
Un vero e proprio corso dunque, che ha come scopo ultimo quello di insegnare ai migranti quali comportamenti tenere con le donne italiane, risultando quindi meno “sgraditi” nelle avances. La particolare iniziativa è definita come un corso accelerato all’approccio sessuale.
Marco Gheller, responsabile di Leone Rosso, ha spiegato meglio come funziona il progetto che ha come scopo quello di trasmettere la cultura italiana, o almeno buona parte di essa, ai profughi. Viene spiegato che esistono dei moduli sul razzismo, sulla Costituzione, e quello sull’approccio sessuale verso le donne.
Il corso è tenuto da due donne italiane ma di origine africana. Le due insegnanti hanno come obiettivo quello di insegnare ai migranti che, nella cultura occidentale, la donna può godere degli stessi diritti e doveri dell’uomo e che, qualora dica “no”, va rispettata e non picchiata.
Un’ombra di disappunto si palesa sui social network da parte dell’ex sindaco leghista Flavio Tosi. Il candidato ha attaccato duramente lo Stato, accusandolo di non risolvere i problemi urgenti legati all’immigrazione e di preoccuparsi solo delle cooperative che non sanno più come occupare il tempo dei richiedenti asilo. Prosegue dicendo che ormai si sta perdendo la credibilità del paese e che sarebbe ora di occuparsi di cose più importanti.
I commenti sul suo profilo Facebook sono divisi in due: da una parte coloro che lo sostengono e dichiarano che questa iniziativa è solo un’idiozia, dall’altra invece un gruppo di persone ritiene che sia una valida iniziativa per insegnare ai migranti come rispettare le donne nel paese.