Aumenta il mistero sulla improvvisa scomparsa della giovane mamma 27enne Gessica Lattuca, avvenuta lo scorso 12 agosto in circostanze ancora da accertare.
I nuovi aggiornamenti sul caso sono a dir poco scioccanti. Infatti sulla vicenda è intervenuto anche un pentito di mafia. Il settimanale Giallo ha riportato la notizia e le dichiarazioni del pentito.
Le rivelazioni del pentito
Il compagno di Gessica, Francesco Russotto, aveva messo a segno, insieme a criminali albanesi e pregiudicati di Catania, una truffa on-line ai danni di un casinò, grazie all’aiuto di un tecnico informatico che era riuscito a penetrare nel conto on line del casinò. Tramite questo stratagemma erano riusciti a farsi accreditari i bonifici del casinò sui loro conti personali.
Queste le rivelazioni del collaborazione di giustizia Marco Rizzo, e proprio in queste parole potrebbe nascondersi la soluzione a questo giallo irrisolto. Gessica, secondo quanto rivela il pentito, era a conoscenza dell’attività criminosa messa in atto dal compagno. La sua scomparsa potrebbe essere riconducibile ad una vendetta da parte di chi ha subito gli effetti di questa truffa.
A sostenere questa ipotesi è la mamma di Gessica, Giuseppa Caramanno, la quale però non ha aggiunto ulteriori dettagli a supporto di questa tesi. Il collaboratore di giustizia Rizzo ha anche aggiunto che sussiste anche un ingente traffico di sostanze stupefacenti che partiva da Liegi (Belgio) e Favara appunto. Tra le due cittadine, a quanto riferito, sarebbe nata una faida per il controllo della droga.
In merito a questo traffico di droga ci sabbero coinvolti anche persone molto vicine a Gessica. Secondo gli inquirenti, il traffico di droga e la truffa on line sarebbero collegate. La ricerca della ragazza è stata estesa anche in Belgio e quindi non solo in Italia. Gli inquirenti non stanno lasciando nulla al caso ma stanno analizzando ogni singolo indizio utile alla risoluzione del caso.