Miss Islanda, tra boicottaggi, modelle ottantenni e maschi

Humor per protestare contro Miss Islanda: la rivolta del femminismo islandese.

Miss Islanda, tra boicottaggi, modelle ottantenni e maschi

Il femminismo islandese non ci sta, o almeno una parte di esso. Miss Islanda mercifica il corpo femminile, lo sfrutta attraverso il consolidamento di uno stereotipo. Così, una nutrita alleanza di attiviste, attivisti e cittadini e cittadine solidali con la causa, hanno deciso di approfittare di un varco aperto dal nuovo regolamento del concorso di bellezza, previsto per il 14 settembre.

L’organizzatore della passerella, Raf Rafnsson, ha spiegato che non vuole più solamente le solite islandesi tipo di altezza 1,73, capelli biondi e occhi azzurri e che sarà permesso a tutti di partecipare.

Detto, fatto. Parte la contestazione dall’interno, in sostituzione di eventuali proteste più tradizionali (ad esempio, la piazza), con l’iscrizione al concorso di “modelle” ottantenni, donne sposate di varie età e aspetto, persino uomini. L’appoggio all’umoristica iniziativa è arrivato anche da una parlamentare socialdemocratica che da Facebook ha annunciato anche la sua iscrizione.

Grossa gatta da pelare per gli organizzatori, costretti a ribattere alla protesta ribadendo alcuni paletti di regolamento, come l’età compresa tra i 18 e i 24 anni, e l’obbligo per le aspiranti Miss di non essere sposate e di non avere figli.

C’è spazio anche per il punto di vista di una ex Miss, che racconta di come il titolo conseguito abbia rappresentato per lei l’apertura di importanti opportunità professionali.

Però, a questo punto, perché non istitutire anche le categorie di Miss Islanda 80, Miss Islanda Lui e Miss Islanda Mamma?

Continua a leggere su Fidelity News