Antonio Caliendo è stato tratto nuovamente in arresto dopo che per l’ennesima volta ha picchiato l’ex compagna Rosaria Aprea, Miss Caserta. L’episodio è l’ultimo di una serie di maltrattamenti e molestie che la ragazza ha subito da quando, nel 2011, venne eletta miss ad un concorso di bellezza. Lo scorso anno, Rosaria Aprea è stata anche ricoverata ed ha subito l’asportazione della milza dopo che il compagno l’aveva malmenata e picchiata a sangue. Già allora l’uomo era rimasto in cercere fino a novembre, ed stato sottoposto a custodia cautelare dopo il rilascio, con l’assoluto divieto di avvicinarsi all’ex compagna.
La ragazza, che ha solo vent’anni, ha avuto anche un figlio con Antonio Caliendo, che di anni ne ha 27, anche per questo motivo l’uomo ha continuato a perseguitarla. Incurante della disposizione che gli aveva notificato la Squadra Mobile di Caserta, l’uomo continuava a pedinarla, ad andare sotto casa sua, a tempestarla di sms fino all’esasperazione. Il gip di Santa Maria Capua Vetere ha anche ordinato l’applicazione del braccialetto elettronico per verificare i suoi spostamenti e cogliere l’uomo in flagrante di reato.
Rosaria Aprea è stata più volte intervistata per capire i motivi di questa storia di aggressioni e gelosia, la donna spesso aveva espresso il desiderio di tornare con il compagno. Infatti, era anche arrivata a perdonarlo, ed era tornata con lui, prima però dell’aggressione feroce in cui Rosaria ha subito il delicato intervento dell’asportazione della milza. Dopo la denuncia ha però deciso di non piegarsi più alla volontà del suo persecutore, anche in TV ha lanciato messaggi e appelli a tutte le donne che vivono una situazione come la sua, a cui dice di ribellarsi e di denunciare, perché non è giusto che una donna sia vittima di abusi e soprusi.
Adesso, con l’ennesima denuncia, Rosaria ha volutuo mettere un punto definitivo alla sua storia con Antonio Caliendo, dimostrando il coraggio di una donna che vuole il rispetto della sua persona e non è disposta ad accettare un amore condizionato dalla gelosia e dalla violenza. Perché se veramente il compagno l’avesse amata, non avrebbe risposto con botte e aggressioni, che non giustificano nemmeno la forma più lieve di gelosia.