La quarta Ondata sta divagando in tutta Europa ed ormai anche il numero dei contagi e l’aumento della diffusione è arrivato anche in Italia. Il Governo è all’opera per trovare delle norme che contengano l’aumento e la diffusione del covid per evitare di essere invasi e danneggiati dalla quarta Ondata che sta dilagando in Europa.
Secondo il Governo è fondamentale continuare a spingere ad accelerare la campagna vaccinale soprattutto utilizzare le terze dosi per mettere in sicurezza la fascia di popolazione più delicata ed inoltre il governo sta pensando ad ampliare le restrizioni per poter e evitare di trovarsi un domani ad attuare un nuovo lockdown come sta accadendo in altri paesi europei tipo l’Austria e l’Olanda.
Tra le prime modifiche sembra esserci il cambiamento delle regole per il rilascio del Green pass. Stando alle prime indiscrezioni il Green pass e verrà rilasciato soltanto a chi è vaccinato o con un tampone molecolare negativo. Al momento il governo ha chiesto agli esperti un parere su questa loro ipotesi ma sembra proprio che la direzione sia questa qualora in Italia i contagi continuino ad aumentare.
L’attuale problema del rilascio del greenpass con un tampone rapido è il fatto della scarsa attendibilità in caso di esito negativo, questo permette al virus di circolare in modo indisturbato. Purtroppo i test rapidi hanno un affidabilità al 98% in caso di risultato positivo ma in caso di risultato negativo hanno un affidabilità davvero scarsa.
Al momento il governo scongiura un nuovo lockdown ma ribadisce la validità del sistema a colori, dove il colore viene assegnato base alle fasce di rischio ed ai tre diversi indicatori (l’incidenza settimanale ogni 100.000 abitanti, il tasso di occupazione dei posti letto di pazienti covid in area medica e l’occupazione di pazienti covid nelle terapie Intensive).
Con i dati attuali tutto il paese rimane in zona Bianca, ossia con quasi nessuna limitazione anticontagio, ma alcuni territori sono a rischio, infatti alcuni governatori regionali ed autorità locali stanno procedendo ad isolare dei nuovi focolai creando delle mini zone rosse circoscritte, questo è possibile poiché dall’inizio dell’emergenza viene concesso alle regioni ed ai sindaci di intervenire in modo più restrittivo rispetto alle norme nazionali per evitare la libera diffusione.
Le mine zone rosse, soprattutto se attivate in modo tempestivo, già in passato hanno dimostrato la loro validità nel limitare e circoscrivere la diffusione del covid proprio per questo è probabile che nelle prossime settimane ci sarà un aumento delle mini rone rosse, visto l’accrescimento dei casi a cui stiamo assistendo, sul territorio italiano da nord a sud.