Milano, usurai cinesi dei casinò arrestati: tenevano conti su libri mastri

Gli strozzini avevano la base a Mendrisio e Campione d'Italia. I "mangiapelle" imponevano un tasso di interesse del 10 per cento a settimana che veniva conteggiato anche su prestiti di un giorno

Milano, usurai cinesi dei casinò arrestati: tenevano conti su libri mastri

La polizia di Milano ha arrestato cinque cinesi con l’accusa di usura, tentata estorsione ed esercizio abusivo del credito nei confronti di loro connazionali.I cinque cinesi erano tutti regolari, ma gli agenti della squadra mobile hanno eseguito verso di loro un’ordinanza di custodia cautelare.

La banda dei cinque cinesi era definita la banda degli strozzini e le vittime li chiamavano “i mangiapelle”, in quanto li obbligavano a versare un interesse che era pari al 10 per cento a settimana e che veniva esercitato anche per prestiti di un solo giorno.

La banda era composta da tre 3 uomini e 3 donne con un’età tra i 38 e i 40 anni. A non essere tratto in arresto è stato solo uno di loro in quanto al momento era assente e si trova in Cina. Solo un uomo è riuscito a evitare l’arresto della polizia perché già in Cina. La banda teneva la base all’interno della Chinatown milanese e anche nei casinò di Mendrisio e Campione d’Italia: qui trovavano numerose vittime tra i giocatori che spesso non avevano più denaro per giocare e ricorrevano al prestito usuraio nella speranza di vincere e rifarsi.

Coloro che non pagavano venivano minacciati pesantemente e picchiati con violenza. Ai pestaggi spesso partecipavano anche le donne, che non si arrendevano ad esercitare anche la loro autorità. Le indagini sono partite proprio da un caso di pestaggio avvenuto nel  dicembre del 2013, quando due debitori avevano raccontato di non poter uscire dal casa perché fuori c’erano gli usurai che li volevano pestare e li avrebbero sicuramente uccisi.

La banda aveva cominciato l’attività di estorsione e usura qualche anno prima, e ad essere incappati sotto le grinfie della loro attività criminale sono stati almeno un centinaio di persone. Gli investigatori che anno perquisito i luoghi dove esercitava la banda hanno anche trovato dei libri mastri su cui i malviventi appuntavano i resoconti di ogni cliente.

Continua a leggere su Fidelity News