Milano, una ragazza respinta dalla discoteca perché diabetica

Respinta all’entrata della discoteca Old Feshion di Milano perché diabetica. Il disappunto prosegue sui social network, dove dirà la sua anche il direttore dell’Istituto di Ricerca sul diabete dell’ospedale San Raffaele.

Milano, una ragazza respinta dalla discoteca perché diabetica

Vicenda particolare quella accaduta nella discoteca Old Fashion situata a Milano, dove una ragazza è stata respinta all’entrata. Le motivazioni sono state spiazzanti, tant’è che la giovane ha anche riportato la sua esperienza negativa su un portale dedicato: un sito internet che tratta di diabete.

È proprio il diabete al centro di questa vicenda che coinvolge la discoteca Old Fashion e una ragazza affetta da diabete che era insieme a delle amiche per festeggiare la laurea di una di loro. Si è vista respinta all’ingresso perché, quando l’addetto alla sicurezza si è apprestato a controllare la borsa della ragazza, ha trovato una bottiglia di quello che sembrava essere succo di frutta e 3 bustine di zucchero.

Il buttafuori ha reso noto che la ragazza non poteva portare con sé beni alimentari all’interno del locale. Le spiegazioni da parte della giovane sono state tempestive: il succo e lo zucchero, spiega, servono in caso di emergenza, ovvero in caso di ipoglicemia. A nulla sono valse le spiegazioni, tant’è che la sicurezza ha dichiarato che può entrare comunque solo la medicina e non il succo e lo zucchero.

La ragazza, che si è sentita umiliata di fronte alle amiche, ha mostrato un certificato medico che attesta lo stato della sua salute, ma anche in questo caso non ha avuto un riscontro positivo. Alla domanda su cosa dovesse fare, gli è stato risposto di rimanere a casa.

Il punto di vista del locale non si è lasciato attendere, tant’è che ha scritto un post sulla sua pagina Facebook, in cui dichiara che il liquido contenuto nella bottiglia non poteva essere verificato e che, inoltre, il certificato medico non è stato mostrato a nessuno, come hanno dimostrato le riprese registrate dalla telecamera di sicurezza. Hanno aggiunto che, all’interno del locale, è a disposizione zucchero gratuito, e personale specializzato in caso di emergenza e, quindi, la borsa della ragazza poteva rimanere tranquillamente sprovvista di quei generi alimentari di cui era stata intimata di sbarazzarsi.

Sulla vicenda interviene Lorenzo Piemonti, direttore dell’Istituto di Ricerca sul Diabete dell’ospedale San Raffaele. Dichiara che, per difendersi dagli attacchi di ipoglicemia, è consigliabile portare con sé del succo e dello zucchero, cosa che aveva fatto sapientemente la ragazza. Aggiunge che tutta questa vicenda poteva essere risolta pacatamente ma che, forse, è stata l’occasione per sensibilizzare ulteriormente l’opinione pubblica su questa malattia.

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