Milano, una coppia è vittima del caldo torrido

A Milano, nella notte del 29 giugno, in una casa di periferia, una coppia di ottantenni viene colta impreparata dall'ondata di caldo. Stando all'analisi del medico legale: deceduti per "morte naturale".

Milano, una coppia è vittima del caldo torrido

Erano marito e moglie, entrambi giunti all’età di 83 anni, entrambi vittime di un caldo insopportabile. L’ultima settimana di giugno è stata caratterizzata da temperature altissime e asfissianti e, nelle città del Nord Italia, il caldo si è fatto sentire nella maniera più atroce.

Chiaro è poi che a soffrire siano più coloro che decidono rimanere in città. In particolare, a Milano, in una casa popolare grigia e a tre piani di Quinto Romano, uno dei quartieri dell’estrema periferia ovest non molto lontano dallo stadio San Siro, hanno perso la vita i coniugi che abitavano in via Giuseppe di Vittorio. Come sempre, avevano vissuto la loro routine quotidiana: erano andati a dormire alla stessa ora di sempre, inconsapevoli di quanto sarebbe successo.

Sono morti nella notte tra il 28 ed il 29 giugno e a scoprirlo è stato il figlio di 52 anni che, dopo essersi insospettito a causa della mancata risposta al telefono da parte dei genitori all’abituale telefonata mattutina, ha raggiunto la casa nel pomeriggio, dove la tragedia si è manifestata davanti ai suoi occhi. 

Subito dopo arriva l’intervento dei carabinieri, e successivamente vengono anche chiamati gli investigatori del nucleo della compagnia e gli esperti della sezione investigazioni scientifiche. Ma non ci sono anomalie, segni che possano fare insospettire gli specialisti. Il medico legale, dopo un’attenta analisi, emana un referto che afferma che non vi sono segni di violenza sui corpi e tantomeno nessun tipo di lesione e nessun agente esterno «rilevabile nell’ispezione cadaverica».

Gli accertamenti finiscono e i coniugi vengono dichiarati deceduti per morte naturale in un momento non meglio definito nella notte; il magistrato pertanto decide che l’autopsia a questo punto non è necessaria, e fa in modo che le salme vengano affidate al più presto al figlio, così che i funerali possano avere luogo quanto prima. 

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