Milano, Salvini durante il comizio in cui parla di porti chiusi mostra il rosario

Il discorso del leader della Lega termina ostentando più volte la corona del rosario come auspicio di successo nelle prossime elezioni europee. Non dimentica Papa Francesco, aperto all'accoglienza.

Milano, Salvini durante il comizio in cui parla di porti chiusi mostra il rosario

Piazza Duomo, a Milano, doveva riempirsi. Sabato 18 maggio erano attese almeno 100 mila persone ed invece meno della metà, circa in 30 mila, sono giunti ad ascoltare il leader della Lega Matteo Salvini alla vigilia delle elezioni europee. Complice di tutto questo, forse, la pioggia, ma Salvini non si è lasciato intimorire, e ha cercato un’ancora di salvezza: brandire il rosario.

Più volte, durante la conclusione del suo discorso, il leader della Lega ha alzato il rosario invocando il cuore immacolato di Maria come auspicio di successo per lui e per i suoi alleati nelle elezioni europee ormai prossime. Allo stesso scopo, ha invocato i Santi protettori dell’Europa Santa Caterina da Siena e San Benedetto. 

“Basta”, parola comune

La “vecchia Europa delle élite” deve essere abbattuta: per questo all’appuntamento in piazza Duomo erano presenti vari leader, tra cui Marine Le Pen del Raggruppamento Nazionale, che con il vice premier e ministro dell’Interno vogliono cambiare l’Europa. Il leader del partito olandese Pvv, Geert Wilders, presente insieme agli altri sovranisti, ha affermato: “Dobbiamo difendere i nostri stati nazionali, richiedere più sovranità nazionale e assumerci la responsabilità per i nostri Paesi. Basta diktat dal superstato dell’Ue: basta immigrazione, basta Islam“.

Stesso “basta”, “Basta barconi con immigrati illegali“, è stato pronunciato da Salvini, attaccando così Papa Francesco e la sua apertura all’immigrazione e alle culture diverse. Il ministro dell’Interno ha affermato con forza che l’immigrazione e l’islamizzazione vanno fermate.

Secondo i numeri offerti dall’Onu, i porti aperti negli anni 2015 – 2018 hanno causato quasi 15 mila morti e dispersi. Poi il capo della Lega ha sottolineato: “La nostra politica dà solidarietà a chi merita e ha fatto scendere a meno di mille le vittime sul fondo del mar Mediterraneo. Stiamo salvando vite” e, come se tutti i suoi ascoltatori fossero cristiani praticanti, ha aggiunto: “Diciamolo con orgoglio domani andando a messa“.

Il vicepremier ha indicato una strada per salvare le donne e i bambini: combattere gli scafisti e i trafficanti. Affermando che lui e il suo partito sono contrari alle deportazioni di massa e ai ghetti, alla schiavitù e allo sfruttamento, ha chiarito: “Noi non siamo l’ultradestra“.

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