Milano: rapina all’hotel Hilton, ma i soldi rubati sono falsi

Quattro persone si sono recate all'hotel Hilton di Milano per rubare un borsone con 2 milioni di euro. Ma la vittima, a sua volta, era una truffatrice francese che, con quel denaro, stava tentando un colpo. Arrestata la banda, e indagata la donna derubata.

Milano: rapina all’hotel Hilton, ma i soldi rubati sono falsi

Una scena quasi da film quella accaduta a Milano. Una banda ha effettuato una rapina milionaria finita con l’arresto, e infine con la scoperta che i soldi derubati nel lussuoso hotel Hilton di Milano erano falsi.

Le forze dell’ordine hanno arrestato quattro persone con precedenti penali, mentre tentavano di fuggire con il denaro. La polizia ha successivamente scoperto che a subire la rapina era stata una donna francese, che a sua volta stava tentando di mettere in atto una truffa “rip deal“- ossia uno scambio di denaro per immobili o beni di lusso inesistenti – che vedeva come vittime designate dei cittadini indiani.

La truffatrice francese è una ragazza 21enne, che aveva organizzato un finto “meeting” nel lussuoso hotel milanese per impressione le potenziali vittime. La giovane, nella sala riunioni, ha incontrato quattro persone straniere, con l’intento di truffarle. Nel borsone pieno di banconote, vi erano circa 2 milioni di euro, di cui solo quelli delle prime file – 65mila – erano veri. Ma qualcuno ha tradito la truffatrice, avvisando la banda dell’affare, ed è subentrata la rapina. Così, da truffatrice, la giovane è diventata vittima.

I quattro albanesi hanno fatto irruzione nell’hotel armati di pistole e, fingendosi poliziotti in borghese, hanno prelavato il borsone con i soldi, oltre ad alcuni orologi. Alcuni cittadini presenti hanno avvertito la polizia, e fornito informazioni “essenziali” in tempo reale sui movimenti della banda. Il gruppo è stato raggiunto ed arrestato dalle forze dell’ordine in uno scantinato. Il bottino e le pistole usate per la rapina sono stati recuperati. Non si esclude che tra gli organizzatori della truffa ai danni degli indiani, ci fosse una spia che ha avvisato la banda dell’affare in corso.

La cittadina francese, ideatrice del raggiro, ha anche un domicilio a Gallarate, presso una parente, e adesso chiede la restituzione della refurtiva: la 21enne sostiene che l’orologio nel borsone e i 65mila euro appartengano a suo zio. Al momento, è indagata per tentata truffa.

Dopo la cattura dei rapinatori, la polizia è ritornata in albergo, ma non ha trovato più traccia degli indiani vittime della truffa. Il quartetto di albanesi, invece, è in arresto con l’accusa di rapina aggravata, oltre alla detenzione di armi clandestine. Le indagini della polizia proseguiranno, per capire chi siano gli organizzatori della truffa, e chi ha avvertito la banda. 

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