Milano: preso il tassista che ha rubato una pianta vicino alla questura

È stato denunciato il tassista che ha rubato una pianta che si trovava accanto alla questura di Milano. Ai poliziotti, giunti a lui grazie alle riprese delle telecamere, avrebbe giustificato il gesto con un semplice "me ne ero innamorato".

Milano: preso il tassista che ha rubato una pianta vicino alla questura

Aveva fermato il suo taxi in via Fatebenefratelli a Milano ma, contrariamente a quanto si possa credere, non per caricare un cliente. Già da diversi giorni, tra una corsa e l’altra, un tassista aveva messo gli occhi su una costosa pianta ornamentale collocata davanti ad un fioraio.

Così, una sera, non appena gli si è presentata l’occasione giusta, si è fermato, ha aperto il bagagliaio e, con non poche difficoltà, si è allontanato con una yucca argentea del valore di 500 euro.

Peccato solo che il furto sia avvenuto proprio sotto le telecamere delle questura meneghina che, sfortuna per lui, sta proprio a due passi dal negozio: che dire, un dettaglio certo non di poco conto. 

L’indomani mattina, il titolare del fioraio, accortosi della mancanza della preziosa pianta, non ha potuto far altro che sporgere denuncia. Per gli agenti dell’ordine, un furto del genere – tra le altre cose avvenuto proprio a pochi metri dalla questura – non poteva assolutamente rimanere impunito. Il guanto di sfida veniva, quindi, accolto senza esitazioni.

E da dove si poteva partire, se non dalle telecamere del sistema di videosorveglianza della questura? Non a caso, analizzando le immagini, gli inquirenti hanno immediatamente ricostruito quanto successo. Il ladro altro non era che un tassista fermatosi con le quattro frecce per portarsi via la pianta.

Per la polizia, rintracciarlo è stato relativamente semplice. Grazie alla collaborazione con la centrale operativa dei taxi, si è scoperto che il conducente dell’auto bianca era un 53enne di Bareggio, comune dell’hinterland milanese.

Così, martedì scorso, gli agenti si sono presentati a casa sua dove sfoggiava la pianta in bella mostra sul terrazzo. Peccato solo che non fosse tenuta nemmeno in ottime condizioni. Il tassista non credeva proprio che le forze dell’ordine potessero risalire a lui. Alla vista degli agenti ha ritenuto che l’unica ragione plausibile fosse la presenza di un segnalatore GPS all’interno del vaso.

Evidentemente, non aveva fatto i conti con le telecamere. Per giustificarsi del furto, ha sostenuto di aver perso la testa per quell’arbusto che voleva a tutti i costi portarsi a casa. Alle forze dell’ordine, ha riferito che se ne era letteralmente innamorato. Per lui, che alle spalle aveva anche dei piccoli precedenti penali, è scattata quindi una denuncia per furto aggravato.

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